Il contributo di questo articolo è di natura formale, e consiste nel dimostrare che il metodo dei componenti simmetrici può essere convenientemente ambientato in uno spazio di Hilbert. L'esposizione fa uso delle notazioni di Dirac(a) che, come la teoria dello spazio di Hilbert, sono supposte note.
(a) Le notazioni di Dirac sono le notazioni naturali dello spazio di Hilbert in quanto ne evidenziano la struttura algebrica.
Componenti simmetrici e Ket di sequenza
Si introduce, per semplificare le notazioni, l'operatore a=ej2p/3 .
Si postula che lo stato di un sistema trifase in regime stazionario sia un ket di uno spazio di Hilbert generato dai ket di base , e , detti rispettivamente di sequenza diretta, inversa e omopolare. Una terna qualsiasi di tensioni stellate (o correnti) in un punto qualsiasi di un sistema trifase può allora essere scritta come somma:
[1.1] |
essendo , e numeri complessi detti ampiezze dei ket di sequenza. Quanto fatto equivale graficamente a sommare i fasori dello stesso colore in figura:
La metrica (ortogonale ma non normale) è definita dalle relazioni:
[1.2] |
da cui risulta immediatamente che:
[1.3] |
Essendo simmetrici, i ket di sequenza semplificano i calcoli dei sistemi trifase che vengono ridotti a sistemi monofase. Un regime trifase stazionario qualunque può quindi essere studiato in modo semplice decomponendo la rete di Thevenin nel punto di guasto nelle tre reti di sequenza, e determinando i ket di sequenza mediante l'imposizione delle condizioni di guasto (secondo gli stessi procedimenti indicati nella letteratura già richiamata).
I ket di sequenza assumono un significato fisico notevole. Valgono ad esempio le seguenti affermazioni: a) nel funzionamento normale lo stato di un sistema trifase è un ket di sequenza diretta; b) in caso di guasto bifase lo stato del sistema nel punto di guasto è la sovrapposizione di un ket di sequenza diretta e di uno di sequenza inversa di uguali ampiezze; c) in caso di guasto monofase la corrente nel punto di guasto è la sovrapposizione di un ket di sequenza diretta, di uno di sequenza inversa e di uno di sequenza omopolare di uguali ampiezze. Affermazioni analoghe possono essere ripetute relativamente alle tensioni.
Relazioni algebriche usuali
Per comodità si danno le [1.4] e [1.5]; si sottolinea che tali relazioni algebriche, alquanto usuali, sono la trascrizione delle [1.1], e [1.3] nella rappresentazione delle grandezze di fase.
[1.4] |
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