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Contatori nuovi e vecchi

Domanda:

Non mi è chiara la differenza tra vecchi e nuovi contatori e se sia vero che i vecchi sono più affidabili.

Risponde admin

I contatori tradizionali sono strumenti analogici; quelli nuovi sono digitali.

Nei primi una coppia prodotta dall'interazione tra le correnti indotte sul disco d'alluminio dai flussi magnetici variabili di due bobine, una in serie alla linea, quindi percorsa dalla corrente di linea, l'altra in derivazione quindi sottoposta alla tensione di linea, mette in moto il disco. Il valore della coppia è proporzionale alla potenza attiva ed il disco, a regime, per l'azione di una coppia frenante generata da un magnete permanete, ruota ad una velocità proporzionale alla potenza. Il numero di giri effettuati dal disco è dunque proporzionale all'energia attiva transitata nella linea.

Come ogni strumento il contatore ad induzione ha una precisione che si mantiene nel tempo se le condizioni di taratura non si modificano. L'usura meccanica nel lungo periodo può però starare il contatore ma, soprattutto, l'errore maggiore per tali strumenti deriva anche dalla distorsione delle grandezze elettriche, ciè dal fatto che tensione e corrente non siano perfettamente sinusoidali. L'errore del contatore infatti varia al variare della frequenza e se c'è distorsione ci sono componenti di diversa frequenz. La potenza attiva totale, Pt , si può in tal caso scomporre in tre componenti:

Pt = P DC + P1 + Ph

  • P DC : è la potenza relativa alla componente continua eventualmente presente. Il contatore non la misura, in quanto non dà luogo a coppia, ma la sua presenza ne altera il funzionamento. I flussi magnetici da cui dipende la coppia motrice vengono infatti modificati, in più od in meno, aseconda del segno della componente continua. E' inoltre da tener presente che, in caso di aumento del flusso, i materiali magmetici hanno un comportamento non lineare.
  • P1 : è la potenza relativa alla fondamentale (50 Hz). Questa è misurata in modo preciso dal contatore in quanto lo strumento è tarato prorio in base a questa frequenza.
  • Ph: è la potenza relativa al contenuto armonico. Essa corrisponde alla somma delle potenze attive relative ad ogni frequenza armonica, calcolata come se agisse da sola. L'errore può essere anche in questo caso sia in eccesso che in difetto.

Il nuovo contatore è, come tutti i modermi strumenti di misurazione, di tipo elettronico. Non ci sono componenti meccaniche soggette ad usura, né coppie che possano essere alterate dalla forma d'onda. Tensione e corrente di linea sono direttamente misurate mediante convertitori elettronici digitali (ADC). Si ottiene pertanto un numero che rappresenta le due grandezze per ogni intervallo di campionamento. Una volta acquisiti questi valori determinare la potenza media che è proprio la potenza attiva è unicamente un problema di calcolo. Gli algoritmi di calcolo possono essere molto precisi e l'unica limitazione è la frequenza di campionamento che deve essere molto più elevata della più alta armonica presente come in generale è ormai possibile data la velocità di conversione degli attuali ADC e la velocità di elaborazione dei moderni microprocessori. La potenza totale può perciò essere correttamente valutata in tutte le tre componenti sopra esaminate.
Il risultato del calcolo è in genere trasformato, sempre elettronicamente, in una successione di impulsi la cui frequenza è proporzionale alla potenza attiva in transito. Il numero degli impulsi corrisponde allora all'energia attiva, allo stesso modo del numero di giri del disco, ma senza i guai meccanici che questo poteva avere. Quanto descritto è in genere svolto da un integrato dedicato.

Il contatore elettronico per questi motivi dà maggiori garanzie di precisione del contatore ad induzione, come tutti gli strumenti digitali rispetto ai loro corrispondenti analogici. Il contatore però ha un impatto sociale molto diverso da un amperometro, poiché il contatore è presente in ogni abitazione e le sue indicazioni influiscono direttamente sull'economia delle famiglie e delle aziende. Per questo la polemica sul loro impiego è tuttora molto vivace. Spesso però la contestazione è basata su considerazioni assurde dal punto di vista tecnico-scientifico. Certo, tutti gli strumenti possono sbagliare o rompersi, ma è indubbio che la tecnica di misurazione che dà maggiori garanzie di precisione è, al momento attuale, la digitale. Anche per i contatori. Il che non esclude che li si debba adeguatamente controllare evidentemente come qualsiasi altro strumento.

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Commenti e note

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di renato s.o.b.,

lavoro come tecnico in una societa' elettrica da 29 anni l'unico problema che si puo' presentare e'la pot.imp. occhio aumentarla costa anche in futuro,questo significa pagare le fatture come minimo il doppio.

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di ,

Marco,
non so quali allusioni ci siano nella tua osservazione. I fornitori di energia elettrica e contatori credono non sappiano nemmeno dell'esistenza di Electroportal. Qui si discute liberamente invitando tutti a riflettere.
E' stato ripetuto più volte: gli strumenti di misura, TUTTI, possono sbagliare, quelli nuovi come quelli vecchi. Ma qui si dà per scontato che quelli vecchi segnassero perfettamente. Se si hanno sospetti sulla misura non c'è altro da fare che richiedere la verifica di un tecnico con strumentazione adatta. Voglio far notare che, chissà perché, il fatto che il nuovo contatore segni di più sia necessariamente un errore del nuovo contatore e non del vecchio. Pur essendo dispiaciuti per il futuro, ci si dovrebbe in questo secondo caso rallegrare per quanto risparmiato nel passato.
Comunque tutto è possibile anche un'improbabile e colossale truffa dell' Enel che, invece di aumentare il costo del kWh, ha pensato di truccare milioni di contatori. E' giusto che se così è, sia smascherata. Ma non lo si può fare con le sensazioni personali che non sono strumenti per la misura dell'energia elettrica effettivamente consumata. Occorre smascherare lo strumento truccato con un altro strumento non truccato.

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di Marco Furlani,

Rilevo uno strenuo tentativo nella difesa della misura effettuata da uno strumento istallato e certificato dallo stesso fornitore del servizio. Dalla mia esperienza posso dire che abito da 10 anni in una casa di nuova costruzione, lo scorso bimestre mi � stato installato il contatore elettronico ed il consumo � passato da 9 a 11 kWh gg; peraltro nel bimestre in questione sono stato fuori casa 1 settimana ed ho anche fatto meno uso di alcuni elettrodomestici. Sono molto preoccupato per i futuri consumi!!!

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di ,

Isis,
uno strumento di misura deve essere controllato con altri strumenti di misura, non con impressioni personali. Non si può certo dire che il solo frigo consuma di più da solo che in compagnia di forno, lavatrice, TV al plasma, e varie luci.
Si possono fare delle prove serie anche senza strumenti di misura, con pazienza e metodo. Si deve essere sicuri di avere collegato un carico di nota potenza. Ad esempio 5 lampadine da 100 W e solo quelle. Si inizia la prova non appena l'indicazione del contatore aumenta di una unità. Si prende nota in quel momento dell'indicazione del contatore. Si lascia funzionare il carico noto quello per alcune ore, ad esempio 6 (più sono, meglio è). In tal modo si calcolano i kWh che il contatore dovrebbe aver misurato: 0,5*6 = 3 kWh. Si controlla cosa segna il contatore dopo le sei ore. L'indicazione nuova deve differire dalla precedente di non più di 3 unità.

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di Isis,

Mi chiedo però, come mai, dopo l'installazione del contatore elettronico ci siano annotazioni in bolletta di consumo maggiore anche quando l'utente non è in casa e gira solo il frigorifero...mi sembra assurdo che il consumo sia più alto in assenza dell'utente di quando è in casa...non trova? La ringrazio per qualsiasi chiarimento.

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di ,

Ridiscutere le tariffe penso sia perfettamente legittimo. Ma è una cosa diversa dal sostenere che i contatori elettronici misurano male, e sbagliano in eccesso rispetto ai tradizionali. Anche la necessità di un controllo periodico della taratura è una richiesta legittima. Magari potresti provare ad ad ampliare la discussione in uno dei nostri forum di impianti.
Per quanto riguarda l'affidabilità dell'elettronica rispetto alla meccanica, posso capire che sia proprio un elettronico a metterla in dubbio, poiché conosce da vicino le difficoltà per far funzionare perfettamente un circuito elettronico. Nelle attuali strumentazioni poi le cose sono ulteriormente complicate dalla possibilità di errori software. Diciamo anche che la strumentazione elettronica ci nasconde sempre più quello che fa, allontanandoci dal reale fenomeno fisico e creando in noi un crescente senso di disagio. Ma penso che si possa almeno dire che nei circuiti elettronici non esiste usura. Possono verificarsi guasti, questo sì, ma direi che è un discorso diverso. Per quel che riguarda la precisione il confronto è quasi sempre improponibile. Tanto per fare un grossolano esempio: un orologio al quarzo da poche decine di euro è più preciso di un rolex meccanico da migliaia di euro.

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di paolo,

Anche io sto sperimentando un incremento dei consumi (costi) dall'installazione del nuovo contatore Elettronico. Tariffa Bioraria con 60% dei consumi in tariffa ridotta. Durante la notte cerco di concentrare lavatrice e lavastoviglie (siamo in 5 ...). Quindi quello che mi spaventa e non riesco a giustificare e` il consumo di fondo: allarme, citofono, pompe centrale termica, centralino telefonico, circuito bassisima tensione. Mi viene da considerare che tutti questi carichi "scappavano" per inerzia ed attriti del DISCO! Alcune considerazioni:
1) tariffe: se molti carichi sparivano per problemi meccanici e con le vecchie tariffe enel ci guadagnava comunque, forse sarebbe logica una revisione ...
2) ogni azienda ISO9000 e` obbligata ad una verifica e taratura periodica dei propri strumenti di misura (per non parlare della bilancia del salumiere!). ENEL che fa? E` legale il comportamento in essere?
Dalla mia esperienza di progettista elettronico, non scommetterei un Cent sulla affermazione che "Il contatore elettronico e` piu` preciso e stabile nel tempo di quello meccanico"

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di ,

Chiaro: il contatore elettronico può misurare tutte le grandezze elettriche, quindi corrente, tensione, potenza ed energia attiva, reattiva ed apparente. Questo è un altro discorso. Non si possono però presentare le cose in modo che appaia che il contatore elettronico obbligatoriamente dà un'indicazione proporzionale al tempo moltiplicato per la potenza apparente invece della potenza attiva. Se lo fa, continuo a rpeterlo, è una truffa e basta. Potrebbe anche moltiplicare la potenza attiva per 2 o per 3 o per qualsiasi altro fattore. Tutto è possibile e le possibilità di truffa ed i truffatori non sono ancora scomparsi dal mondo. Non sarà certo il contatore elettronico che li può fermare. E' uno strumento di misura. Deve misurare l'energia attiva. Chiunque può acquistare un contatore che misura l'energia attiva. Se il costruttore dichiara che misura l'energia attiva, non può farci intendere che la potenza apparente è quella che dà luogo alla energia consumata. Ma è immaginabile che l'Enel abbia deciso di installare milioni di strumenti truccati? Un trucco facilmente smascherabile da chiunque sappia fare una misura di potenza e di energia, in qualsiasi modo, con contatori oppure con la registrazione del grafico di potenza mediante un qualsiasi wattmetro? E' questo modo di presentare l'installazione del nuovo contatore che è ridicolo, il far credere che se noi consumiamo un kWh di energia, l'Enel ce ne deve consegnare 1,25 perché ci dà 1,25 kVA: quest'ultima non è potenza attiva, cioè quella consumata, ma apparente. L'enel non deve produrre 1,25 kWh per darcene 1 se il nostro carico ha cosfì 0,8. Questa è la castroneria scritta su quella lettera. Ne deve produrre 1 + la potenza persa in linee e macchinari a monte del nostro contatore. Il quale, anche se elettronico, non ha alcuna possibilità di misurarle, se non inventarle, quindi truffando.
Le contestazioni ad ogni modo nascono anche per colpa dell'Enel che dovrebbe chiarire bene il funzionamento del contatore, almeno ai tecnici.
Un inconveniente che parrebbe serio sembrerebbe esserci per casi particolari di carichi monofase su contatori trifase. Se così fosse si tratterebbe di un errore, sorprendente e grave, cui deve essere posto rimedio. Personalmente non ho verificato, quindi non emetto giudizi. Segnalo perciò il problema. Questo è il topic del nostro forum dove è aperta la discussione.

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di AlfioKD,

A dir la verità, quello che più mi premeva non era capire se l'Enel effettivamente truffasse o meno (penso di no), ma la teorica possibilità tecnica di farlo. Sicuramente il discorso di "rifasare" è impreciso, ma non vedo la castroneria tecnica nel dire che avendo il nuovo contatore la possibilità di misurare sia la potenza Attiva che quella Reattiva, possa volutamente conteggiare quella Apparente. La prego ,se ho detto delle imprecisioni, di spiegarmi dov'è che sbaglio.Saluti

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di ,

Purtroppo no. Non c'è nulla di corretto in quella lettera. E' la solita che gira in internet, scritta da chi nulla sa di elettrotecnica. Un conto è ritenere che i costi siano eccessivi, un altro è fare affermazioni strampalate come quella che i contatori rifasano e che in questo modo ci fanno pagare la potenza apparente prodotta. Il petrolio bruciato in centrale corrisponde all'energia attiva e non a quella apparente. Se l'Enel vuol farci pagare di più 1 kWh non ha bisogno di imbrogliare sulle leggi dell'elettrotecnica pensando che nessuno le conosca.
E' deprimente vedere quali spiegazioni insensate vengano addotte a giustificazione di richieste che possono essere legittime. Viene perfino il sospetto che chi le ha confezionate lo abbia fatto per screditare proprio il movimento che dice di appoggiare, confidando nell'incompetenza dei suoi sostenitori, o addirittura approfittare del loro consenso per evidenziarla.
Se si vuole dimostrare che l'Enel sta truffando, perché di truffa si tratterebbe, lo si fa confrontando le indicazioni del loro contatore con un altro campione, senza straparlare su ciò che non si conosce. Posso aggiungere che con i contatori elettronici è teoricamente possibile una "teletruffa": ma di truffa, ribadisco, si tratta e non c'è alcun bisogno di scomodare a sproposito i concetti di potenza attiva, reattiva ed apparente. Mi dispiace che il sito di Beppe Grillo permetta di avallare assurdità tecniche. E' controproducente per le sue battaglie che spesso sono condivisibili, o, per lo meno, costringono a riflettere.

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di AlfioKD,

E' chiaro che se così fosse sarebbe una truffa. Comunque le argomentazioni fatte sul sito di Beppe Grillo mi sembrano tecnicamente corrette.

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di ,

"In giro" c'è molta gente che parla senza sapere quel che dice . C'è più di qualche discussione in proposito nel Forum. Qui ad esempio

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di AlfioKD,

Da quanto ho potuto leggere "in giro" viene contestato il fatto che , con i nuovi contatori , venga calcolata e fatta pagare anche la potenza reattiva, cosa che avviene normalmente per le aziende. Saluti e complimenti sinceri per l'opera prestata.

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