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Collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

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[1] Collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto Utentechicco96 » 17 set 2008, 18:52

la CEI 64-8 - parte 710 - nei locali di gruppo 1 e 2 fissa alcune regole e parametri per i collegamenti equipotenziali delle masse e delle masse estranee.

Mi focalizzo sul secondo aspetto laddove si raccomanda/consiglia (anche la guida richiama l'argomento) il collegamento equipotenziale dei ferri di armatura del c.a. laddove possibili.

Ora è noto che nelle nuove realizzazioni spesso e volentieri si utilizzano compartimentazioni fra ambienti realizzate in cartongesso.

La struttura del cartongesso, se realizzata a regola d'arte e con continuità metallica, potrebbe essere assimilata ai ferri di armatura e quindi, possibilmente, collegata a terra (mio parere)

In presenza di questo accorgimento a mio giudizio diventa superfluo il collegamento equipotenziale puntuale delle masse estranee laddove queste assumono una resistenza inferiore a 200ohm proprio perché in contatto con la struttura del cartongesso.
Lo dico perché la guida fa chiaro riferimento alla inutilità del collegamento equipotenziale dei serramenti laddove si siano collegati al nodo i ferri d'armatura.

Cosa ne pensate?

Siccome capita spesso di trovare dei collaudatori che chiedono, ad esempio, il collegamento equipotenziale del telaio della porta quando questo è fissato alla struttura del cartongesso....mi chiedo e vi chiedo cosa ne pensate.

Grazie
chicco
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[2] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto UtenteMike » 18 set 2008, 9:11

Il collegamento dei ferri della struttura non è per nulla assimilabile alla struttura del cartongesso.
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[3] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto Utentechicco96 » 18 set 2008, 15:02

mi pare una risposta categorica che detta così non condivido

provo a fare un esempio

la barra porta strumenti fissata alla parete in corrispondenza dei montanti diventa massa estranea proprio perché il montante potrebbe essere in collegamento naturale con altre masse estranee o con l'impianto di terra.

se io metto a terra quel montante (ovvero lo collego al nodo con un conduttore da 6mmq in modo da rendere misurabile nel tempo tale collegamento ad esempio eseguendolo sopra il controsoffitto ispezionabile) ... ritengo di poter evitare il collegamento volontario della barra che se fosse fissata in altro modo non costituirebbe certamente un pericolo.

ho effettivamente esagerato ad equiparare la struttura del cartongesso ai ferri della struttura pensando di meglio spiegare i casi tipici che si trovano nelle strutture sanitarie di nuova costruzione.

Lo stesso dicasi, ad esempio, per la porta. Se il controtelaio è fissato ad un montante e quel montante lo collego al nodo equipotenziale nelle modalità sopra descritte penso di aver fatto un lavoro a regola d'arte.

cosa ne pensi?
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[4] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto UtenteMike » 18 set 2008, 17:08

Vediamo di capire... La struttura metallico del cartongesso normalmente non è accessibile. La struttura però può essere a contatto con i serramenti metalicci o altre parti conduttrici. Bene. Solo quest'ultime sono le masse estranee (se <200 ohm) perché accessibili e di conseguenza vanno collegate al nodo equipotenziale. Nessuno vieta il collegamento in un unico punto della struttura metallica del cartongesso e misurare la continuità elettrica (ricordo che negli ambulatori di gruppo 1 non ci sono valori di resistenza da rispettare) sul serramento ma però bisogna essere in grado di garantire che quel collegamento e la continuità con la massa estranea vera e propria data dalla struttura metallica sia garantito nel tempo.
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[5] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto Utentechicco96 » 23 set 2008, 9:21

Mike ha scritto:Vediamo di capire... La struttura metallico del cartongesso normalmente non è accessibile. La struttura però può essere a contatto con i serramenti metalicci o altre parti conduttrici. Bene. Solo quest'ultime sono le masse estranee (se <200 ohm) perché accessibili e di conseguenza vanno collegate al nodo equipotenziale. Nessuno vieta il collegamento in un unico punto della struttura metallica del cartongesso e misurare la continuità elettrica (ricordo che negli ambulatori di gruppo 1 non ci sono valori di resistenza da rispettare) sul serramento ma però bisogna essere in grado di garantire che quel collegamento e la continuità con la massa estranea vera e propria data dalla struttura metallica sia garantito nel tempo.

tutto giusto; proponevo di leggere il tema al contrario.

Il telaio della parte o le altre parti metalliche presenti in un ambiente di gruppo 1 sono masse estranee perché in contatto con la struttura del cartongesso.

detta così non trovi che collegando il montante del cartongesso (magari sopra il controsoffitto in modo che possa essere sempre verificabile) risolvo il problema.

potrei eliminare quei bruttissimi cavallotti a vista, sede di sporcizia e poco funzionali sul falsostipite della porta o sulla barra portastrumenti piuttosto che sul armadio metallico fissato a parete....

grazie ancora per gli spunti di riflessione e la partecipazione al dibattito
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[6] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto UtenteMike » 23 set 2008, 9:58

chicco96 ha scritto:detta così non trovi che collegando il montante del cartongesso (magari sopra il controsoffitto in modo che possa essere sempre verificabile) risolvo il problema.

potrei eliminare quei bruttissimi cavallotti a vista, sede di sporcizia e poco funzionali sul falsostipite della porta o sulla barra portastrumenti piuttosto che sul armadio metallico fissato a parete....

grazie ancora per gli spunti di riflessione e la partecipazione al dibattito


Si va benissimo, ho già adottato la soluzione su uno studio odontoiatrico, l'importante è verificare che ci sia continuità e che sia garantita nel tempo. Ovviamente il collegamento EQS sarà uno per ogni locale e non raggruppabile su un solo punto della struttura metallica per tutti i locali.
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[7] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto Utentechicco96 » 23 set 2008, 15:30

è proprio quello che vorrei fare io...

sto cercando di convincere il collaudatore ma lo vedo titubante.....ma sono un martello pneumatico, prima o poi ci riesco.

sapere che altri stanno seguendo questa strada mi rallegra perché sono mesi che discuto con i progettisti, il direttore dei lavori, ora i collaudatori....fra l'altro sono certo che se dovessi dar retta ai loro timori poi mi dovrei beccare pure le lamentele dell'architetto e dell'azienda ospedaliera per quei cavallotti che in un ambiente nuovo di zecca gridano vendetta.
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[8] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto UtenteMattesan » 28 ott 2008, 12:35

Buongiorno a tutti! Sono nuovo di questo forum.
Avrei bisogno se possibile di alcuni chiarimenti!
Nel collegamento equipotenziale supplementare di un'ambulatorio medico va collegato anche il punto luce, sotto i 2,5 m di altezza?
Per quanto riguarda le finestre (ad esempio quelle continue a nastro-oppure le pareti tutte vetrate) voi le considerate masse estranee?
Ultima cosa, le strutture divisorie in carongesso devo essere collegate a terra in qualunque modo?
deve essere collegato un montante per ogni stanzina paziente?
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[9] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto UtenteMike » 28 ott 2008, 13:08

Mattesan ha scritto:Buongiorno a tutti! Sono nuovo di questo forum.
Avrei bisogno se possibile di alcuni chiarimenti!
Nel collegamento equipotenziale supplementare di un'ambulatorio medico va collegato anche il punto luce, sotto i 2,5 m di altezza?


Non è obbligatorio.

Per quanto riguarda le finestre (ad esempio quelle continue a nastro-oppure le pareti tutte vetrate) voi le considerate masse estranee?


Solo se hanno resistenza verso terra < 200 ohm negli ambulatori di gruppo 1 e < 0,5 Mohm in quelli di gruppo 2.

Ultima cosa, le strutture divisorie in carongesso devo essere collegate a terra in qualunque modo?


Sono masse estranee? Non credo...

deve essere collegato un montante per ogni stanzina paziente?


Vedi sopra.
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[10] Re: collegamenti equipotenziali nei locali ad uso medico

Messaggioda Foto Utenteperindsako » 10 lug 2013, 12:10

Ciao a tutti, non riesco a trovare una guida operativa su come effettuare la misura di resistenza di isolamento per vedere se è opportuno il collegamento a terra soglia 200 Ohm..
La mia remora è mettere in tensione l'impianto di terra su un impianto esistente ed in funzione.. magari condominiale.. sbaglio qualcosa?

GRAZIE MILLE!
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