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Quale scaldabagno elettrico?

Caldaie, climatizzatori, isolamento termico, impianti di illuminazione e di insonorizzazione

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[1] Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto UtentePiercarlo » 24 mag 2023, 9:46

Buongiorno a tutti. Sto per entrare in un periodo un po' movimentato, il comune di Milano ci ha finalmente assegnato la casa popolare (di cui abbiamo firmato il contratto giusto ieri) e ora ci dobbiamo organizzare per il trasloco, un'impresa di cui devo imparare tutto visto che non l'ho mai sperimentata in tutta la mia vita adulta.

Un problema specifico con cui ora dobbiamo fare i conti è che, essendoci stato vietato per contratto di installare e utilizzare scaldabagni a gas, dobbiamo per forza installarne uno elettrico, con tutti i costi di esercizio che ciò comporterà.

Di scaldabagni elettrici, avendoli finora evitati per motivi di costi di esercizio, non conosco nulla se non che esistono e che, se non si presta attenzione al suo utilizzo, possono costituire un bel salasso in bolletta, che vorrei limitare il più possibile. A tal proposito chiedo dritte su:

1) Quali sono le migliori e soprattutto efficienti tecnologie oggi disponibili per uso domestico.

2) Le migliori e più efficienti strategie di gestione e uso di questi apparecchi rispetto a costi e consumi, soprattutto tenendo conto che è improponibile il dover stare a pensare H24 a controllare che non si abusi troppo dello scaldabagno e simili; abbiamo tutti veramente altro da fare. Ovviamente qui chiedo informazioni e consigli a chi effettivamente, in ambito domestico e FAMILIARE, lo scaldabagno elettrico lo possiede e usa.

Ringrazio fin da ora tutti per l'attenzione e rimango in attesa di tutti i suggerimenti possibili, ricordando anzitutto che la casa è in affitto e la nostra libertà di derogare alle disposizioni della proprietà (la MM milanese) è naturalmente abbastanza limitata.
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[2] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto Utenterichiurci » 24 mag 2023, 10:29

Ciao Piercarlo

1) che io sappia esistono solo 3 tecnologie, scaldabagno tradizionale, scaldabagno a pompa di calore e scaldabagno istantaneo.
Il primo ha efficienza =1, ma negli ultimi anni è stato molto migliorato l'isolamento termico. probabilmente comprerete questo, fate attenzione appunto al dato dichiarato sulla dispersione termica.
Lo scaldabagno a pompa di calore è molto più efficiente (2-3 volte meglio) MA necessita di scarico all'esterno dell'aria fredda e della condensa che genera, specie in inverno (in estate potrebbe essere usata per raffrescare la casa), e quindi costa di più sia come prodotto che come installazione.
Gli scaldabagni istantanei sono usati solo all'estero perché richiederebbero una potenza elettrica molto elevata che in Italia non è quasi mai disponibile

2) Considerato che l'isolamento termico è migliorato, è molto meno importante, rispetto ad anni fa, accendere lo scaldabagno solo in certi orari. Un minimo risparmio lo si può ottenere impostando una temperatura non troppo elevata dell'acqua, in modo da ridurre le dispersioni nei tubi.
Altra cosa importante SE possibile è installarlo il più vicino possibile al punto di prelievo più utilizzato
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[3] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto UtentePiercarlo » 24 mag 2023, 10:40

Ti ringrazio per le indicazioni; al momento è ancora tutto in valutazione ma già queste servono a farmi un'idea della situazione.
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[4] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto Utentealev » 24 mag 2023, 11:23

Dal punto di vista elettrico, non posso aggiungere nulla per la poca conoscenza dell'argomento

Però, in passato ho abitato con scaldabagni elettrici e secondo me hanno, tra gli altri, il punto debole della sensibilità al calcare (come le caldaie a gas, peraltro), nello scaldabagno la resistenza elettrica interna ne patisce spesso

Il mio suggerimento è di considerare un decalcificatore, uno dei tanti
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[5] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto UtenteFranco012 » 24 mag 2023, 11:51

Per gli scaldabagni a pompa di calore, aggiungo due precisazioni:
  • occorre tener conto che il volume del serbatoio è in genere più grande di quello di uno scaldabagno tradizionale, in quanto la temperatura massima impostabile è intorno ai 55°C. Ma se non c'è la necessità di fare docce molto calde, oppure l'utilizzo è diluito nel tempo, non c'è alcun problema anche con un serbatoio relativamente piccolo.
  • se lo scaldabagno viene installato per sostituirne uno già esistente (ad esempio, di tipo tradizionale), è possibile usufruire della detrazione fiscale del 65%.
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[6] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto Utenterichiurci » 24 mag 2023, 11:52

Vero Alev, ma dipende dalla zona e il consiglio di tenere bassa la temperatura (anche con le caldaie istantanee a gas) ne riduce la formazione.

Io comunque, pur abitando in zona molto calcarea, non ho mai montato filtri né decalcificatori, e in 30 anni finora a parte i cambi caldaia solo una volta ho dovuto effettuare una pulizia dello scambiatore. Insomma...non so se val la pena a livello economico montare a priori un decalcificatore, da valutare
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[7] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto Utentestandardoil » 24 mag 2023, 12:25

Io ero convinto che uno scaldabagno a pomp di calore scaricare aria "fredda", non calda
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[8] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto Utentealev » 24 mag 2023, 13:35

richiurci ha scritto:Vero Alev, ma dipende dalla zona e il consiglio di tenere bassa la temperatura (anche con le caldaie istantanee a gas) ne riduce la formazione.

Io comunque, pur abitando in zona molto calcarea, non ho mai montato filtri né decalcificatori, e in 30 anni finora a parte i cambi caldaia solo una volta ho dovuto effettuare una pulizia dello scambiatore. Insomma...non so se val la pena a livello economico montare a priori un decalcificatore, da valutare

Premetto che non è mia intenzione sostenere a tutti i costi il favore verso i decalcificatori ma voglio solamente chiarire la questione, poi ognuno decida se è il caso

In casa mia, ci abitiamo dal 2008, quando siamo entrati c'era una caldaia a gas del 2006 senza addolcitore

Nel 2012, al controllo periodico, il tecnico disse che lo scambiatore non era in buone condizioni per il calcare (a Roma non è poco), la sostituzione costava come mezza caldaia o più, quindi mettemmo l'addolcitore (una 30ina di euro il bombolotto, 4/5 euro l'anno per i polifosfati) per tirare avanti

Nel 2015, dall'acqua sanitaria esce roba nera: scambiatore andato senza possibilità di recupero, caldaia da sostituire, l'addolcitore è rimasto quello vecchio, non c'era motivo di cambiarlo

Ad oggi, ultima verifica (ottobre 2022), lo scambiatore della nuova caldaia è in ottime condizioni

Da sempre, le temperature a cui impostiamo la caldaia sono: 43-47 per la sanitaria e 60 per il riscaldamento nel periodo novembre/febbraio, appartamento di 110 mq con 9 termosifoni (di cui 2 chiusi), temperatura max di termostato 19

Abbiamo provato a tenere il riscaldamento a 55 ma le ore di accensione effettiva aumentano, preciso che i nostri termosifoni sono quelli originali in ghisa e mantengono molto bene la temperatura, dopo 2 ore dallo spegnimento sono ancora abbastanza caldi
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[9] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto UtenteNSE » 24 mag 2023, 14:26

Dipende da quanti siete, quanto utilizzo dell'ACS fate e quanto ci volete stare in quella casa (es. andarsene tra 5 anni).
Uno scaldabagno elettrico, costa meno (1/3) e consuma di più (3 volte)
Uno scaldabagno a PDC cosa di più (3 volte) e consuma meno (1/3)
Conti a spanne tanto per avere la tendenza.

Uno scaldabagno elettrico è molto sensibile (alte temperature serpentina) ad avere depositi di calcare, quindi devi agire con polifosfati o addolcitore.
Uno scaldabagno a PDC è meno sensibile (ma non indenne) ai depositi di calcare.

Se in quella casa prevedi di starci 10 anni e siete in 3. . PDC
Se sei solo e tra 3 anni pensi di cambiare casa: Scaldabagno elettrico
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[10] Re: Quale scaldabagno elettrico?

Messaggioda Foto Utentestefanopc » 24 mag 2023, 14:46

Se tieni la temperatura acs sotto ai 50 hai meno dispersione e molta meno formazione di calcare.
Occorre mettene uno più grande perché la miscelazione con la fredda è minore.
I polifosfati nella acqua di caldaia avrebbero senso.
Nell'acqua da bere o per lavarsi avrei qualche dubbio sulla salubrità della scelta.
Se fosse possibile metterei un mini pannello solare termico almeno per i mesi estivi.
Ciao
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