PietroBaima ha scritto:Se la metti su questo piano anche l'universo è un modello

Io ho espresso delle perplessità relative alla tua trattazione, in particolare alla critica rivolta alla confusione fra realtà fisica e modello, ma la tua stessa trattazione origina da un'analogia. Perché di questo si tratta.
Per inciso, così
tout court, non la condivido affatto. Tu stesso hai bisogno di premettere un paio di
ehm prima di citare la carica magnetica, per poi "dimenticarla" nelle successive risposte, confondendo di fatto la relazione in tensione con quella in corrente.
Giustificando il
salto logico fra corrente-tensione e carica-flusso, sarò felice di aggiungere la tua giustificazione fra quelle a me note.
La seconda perplessità riguarda la verità incontrovertibile della realtà fisica. Qui è importante comprendere cosa si intende per realtà fisica. Si intende il
fatto?
Credo di sì. Bene, allora cosa si intende per
fatto?
Il singolo enunciato che descrive uno o più eventi particolari o l'enunciato di una legge (empirica)?
Il primo fatto descrive appunto gli eventi o la sequenza degli eventi, il secondo fatto è una spiegazione degli eventi, cioè il secondo fatto spiega il primo fatto.
E il secondo non va confuso con il primo, in quanto ne costituisce una generalizzazione e pertanto potrebbe esistere un esperimento in grado di falsificarlo (se così non fosse non staremmo parlando scienza).
La netta distinzione fra linguaggio fenomenologico e linguaggio fisico rischia di chiudere la fisica nel suo mondo dogmatico empirista.
Il discorso è molto lungo e dovremmo parlare soprattutto con Ludwig Wittgenstein, ma non ho modo di contattarlo.
Ora, le regole della fisica sono stabiliti da principi. Fra questi, alcuni sono sempre validi, altri dipendono dalle condizioni in cui si pone l'osservatore.
Queste regole utilizzano principalmente due strumenti: la matematica e almeno un sistema di riferimento. Come può un sistema di riferimento far cambiare la dignità di un enunciato?
E questa è la mia terza domanda.
Concludo commentando la tua affermazione richiamata all'inizio di questa risposta.
Sì, l'Universo che leggiamo nei libri è in generale un modello, un insieme di modelli, in quanto i libri non riportano solo i fatti del primo tipo (noioso), ma tentano di spiegarli con fatti del secondo tipo e con teorie scientifiche ancor più generali, pertanto falsificabili.
Se poi ti riferisci all'Universo che esiste, no. Ma non dovresti dire nulla. Non dovresti nemmeno osservarlo, altrimenti saresti obbligato a seguire le regole del gioco che ho qui riportato.