EdmondDantes ha scritto:Bisogna considerare anche le aree a disposizione.
Stiamo parlando di potenze veramente basse (100 MW) per il sistema texano, che ha un carico di punta maggiore di quello Italiano. Una stazione di conversione back-to-back da 100 MW non occuperebbe più di 10'000 m2, e da quelle parti, al confine tra Texas e New Mexico o tra il Texas e e l'Oklahoma non credo che manchino aree vuote e disponibili

Credo che la ragione sia da cercarsi nella volontà di adottare dispositivi elettromeccanici, manutenibili direttamente da personale non addestrato all'elettronica di potenza. Non vedo troppi altri vantaggi in questo dispositivo rispetto a moderni convertitori back-to-back.
MarcoD ha scritto:una conversione da alternata a continua e poi riconversione in alternata possa avere
un rendimento simile se non minore
Una stazione di conversione back-to-back ha perdite pari a circa l'1.4% per tecnologia a corrente impresa ( tiristori) e il 2% per tecnologia a tensione impressa (IGBT, IEGT, IGCT), includendo anche le perdite dei trasformatori di conversione.
Il trasformatore rotante ha perdite ben maggiori rispetto ad un trasformatore stazionario: un grande alternatore sincrono ha perdite dell'1.5 % circa; questa, essendo una macchina asincrona le avrà un bel po' più alte. A queste devi aggiungere le perdite dei trasformatori elevatori (0.25-0.3% circa per ciascuno dei due TR), visto che il trasformatore rotante non può essere costruito con tensione nominale superiore alla ventina di kV.
Per cui le perdite della soluzione "statica" in questo caso sono significativamente minori, soprattutto per la soluzione a tiristori.