Si, lo so, PTH se ne trovano ma sempre meno. Io sono passato all' SMD a casa, ma perché li uso anche per lavoro e mi sono abituato per necessità.
Perfetto, programmazione a moduli e a oggetti e classi, ecc... Questo è l'approccio corretto che porta poi alla realizzazione di progetti che funzionano davvero. Io ho usato le librerie ETH e USB di Microchip con successo, le ho adattate a varie piattaforma hardware e mi sono trovato bene. Le ho incapsulate in una classe in cpp e adesso con 10 righe di software posso dialogare con un PC o un PLC.
Ho notato anche io altre librerie di dubbia qualità, se non robaccia. Purtroppo credo che la facilità di accesso alle piattaforme "Arduine" abbia fatto credere a tanti personaggi di essere programmatori senior.
Ho anche io l'istinto omicida ma c'è poco da fare. Ma alla fine si vedono poi i risultati..
Per iniziare con l'elettronica
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BrunoValente
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Comunque se nella III ed. Horowitz ha drasticamente ridimensionato l'elettronica digitale a favore di quella analogica (nella II ed era quasi la metà) penso sia un dato da meditare. Io sono andato in crisi con l'altro post, quello della tensione di emettitore metà di quella di alimentazione; sono rimasto malissimo della mia incapacità anche solo di impostare il problema e ho confermato a me stesso che i fondamenti sono in quella direzione e solo quella, eventualmente gli orizzonti si espandono in una seconda o terza fase. Ovviamente il tutto vale per me; si potrebbero benissimo fare grandi cose essendo interessati unicamente all'elettronica digitale.
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Avendo visto citato almeno un paio di volte ed avendolo già in mio possesso, il testo di Horowitz senti di consigliarmelo?
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Non sono in grado, so zero quindi non posso dare consigli. Ma mi pare che proprio in questo topic sia uscito il link alla biblioteca di EY; quella è sicuramente la sintesi di una vasta esperienza collettiva di diversi utenti e tempi diversi, se non è uscita qui forse qualche utente ricorda il link.
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PietroBaima ha scritto:GioCosco ha scritto:Ciao, io inizierei da Arduino.
NO![]()
Il gattone è abbastanza contrario a NE e io sono abbastanza contrario ad Arduino.
Se compri l’hardware e poi usi il toolkit di Microchip (o il vecchio Atmel studio che ancora funziona) va bene, ma se ti impigrisci a scaricare funzioni già fatte da qualcuno finirai per prendere cattive abitudini, difficili da rimuovere.
Capisco il discorso: “mi accontento, mi va bene utilizzare qualcosa fatto da altri”, però io preferisco far lampeggiare un LED con un software fatto bene, da me, su microcontrollore, piuttosto che fare un server wifi domotico con mille funzioni fatte da altri.
(a proposito, far lampeggiare un LED su microcontrollore fatto in modo giusto, cioè costruendo un modulo HAL, senza fare cicli di ritardo che bloccano tutta la macchina, ma imparando ad utilizzare i timer/counter interni, costruendo alla fine una funzione ad alto livello non è così banale e lo trovo molto educativo)
Come già detto dipende da cosa si vuole fare. Io sono per il poco, ma homemade.
Ciao e buono studio
Pietro
Dissento sul no ad arduino, specie se l'accusa é "semplifica i microcontrollori", voglio vedervi a programmare un pic32 od un stm a colpi di registri senza usare le HAL e simili... Ricordatevi che l'ecosistema arduino nasce per artisti e musicisti, "creativi" in genere senza alcuna "cultura informatica ed elettronica".
Che poi "faccia girare le cosidette" che chi usa arduino si spacci per "esperto" sono d'accordo.
Son quello delle domande strane!
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speedyant ha scritto:Dissento sul no ad arduino, specie se l'accusa é "semplifica i microcontrollori",
L’accusa non è “semplifica i microcontrollori”, ma “insegna brutte abitudini difficili da correggere”.
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PietroBaima
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