Stamattina sono passato davanti a un negozio e sono passato a chiedere notizie per cambiarli a casa mia.
Mi hanno prospettato soluzioni in PVC, in alluminio (e PVC) oppure in legno e qualcos'altro. Ho chiesto la vita del PVC, la manutenzione del legno... oltre alle conducibilita` termiche.
Quali sono i suggerimenti?
Grazie
Sostituzione serramenti
Moderatori: DarioDT, MassimoB, paolo a m, Guerra
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Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
Plug it in - it works better!
Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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Appena installati.
Fino a qualche anno fa si usava solo l'alluminio. Ora dicono che il PVC ha un grado di isolamento termico migliore dell'alluminio, quindi in termini di efficienza energetica è preferibile la scelta del PVC rispetto all' alluminio; ovviamente il PVC costa più dell'alluminio.
A me il PVC non è piaciuto, mi dava l'impressione di essere una lega grezza ricoperta da una pellicola di finitura.
Alla fine sono andato sul legno+alluminio. Legno dentro, alluminio color legno all'esterno (si tratta di un corpo unico, semplicemente la faccia esterna del serramento viene coperto da un profilo alluminio). così facendo ho la bellezza del legno all'interno, e la resistenza alle intemperie all'esterno. E l'efficienza termica del legno.
E' ovviamente la soluzione che costa di più, ma a secondo dei gusti anche quella più bella.
In linea del tutto teorica non dovresti avere più manutenzione, proprio perché le intemperie non intaccano la faccia esterna.
Vetro doppio con riempimento in Argon.
Se hai altri dubbi chiedi pure.
Fino a qualche anno fa si usava solo l'alluminio. Ora dicono che il PVC ha un grado di isolamento termico migliore dell'alluminio, quindi in termini di efficienza energetica è preferibile la scelta del PVC rispetto all' alluminio; ovviamente il PVC costa più dell'alluminio.
A me il PVC non è piaciuto, mi dava l'impressione di essere una lega grezza ricoperta da una pellicola di finitura.
Alla fine sono andato sul legno+alluminio. Legno dentro, alluminio color legno all'esterno (si tratta di un corpo unico, semplicemente la faccia esterna del serramento viene coperto da un profilo alluminio). così facendo ho la bellezza del legno all'interno, e la resistenza alle intemperie all'esterno. E l'efficienza termica del legno.
E' ovviamente la soluzione che costa di più, ma a secondo dei gusti anche quella più bella.
In linea del tutto teorica non dovresti avere più manutenzione, proprio perché le intemperie non intaccano la faccia esterna.
Vetro doppio con riempimento in Argon.
Se hai altri dubbi chiedi pure.
La vita è già così difficile, perché ce la complichiamo ulteriormente?
-
fantom2002
398 2 8 - Expert
- Messaggi: 421
- Iscritto il: 4 mag 2007, 9:12
- Località: Monza
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Mah, sulla bellezza è ovviamente un punto di vista, quindi non discuto il tuo punto di vista.
Per l'isolamento termico, anche il legno è ben efficace, anzi, la differenza la fa il vetro, se doppio oltre ad isolare dal freddo isola anche dal rumore. il riempimento ad argon è ormai la normalità, non una richiesta extra.
C'è differenza tra legno ricoperto alluminio e alluminio ricoperto legno. io ho scelto e parlato del primo. Il secondo costa un pelino meno del 'primo.
Per le deformazioni, mi risulta che il ferro sia più soggetto del legno alla deformazione, specie termica. Ma anche quella credo sia una esagerazione, se le guarnizioni sono buone, compensano le lievi deformazioni cui sono soggetti tutti i materiali.
Comunque sono punti di vista, tutte le soluzioni sono valide. Hanno però costi totalmente differenti
Per l'isolamento termico, anche il legno è ben efficace, anzi, la differenza la fa il vetro, se doppio oltre ad isolare dal freddo isola anche dal rumore. il riempimento ad argon è ormai la normalità, non una richiesta extra.
C'è differenza tra legno ricoperto alluminio e alluminio ricoperto legno. io ho scelto e parlato del primo. Il secondo costa un pelino meno del 'primo.
Per le deformazioni, mi risulta che il ferro sia più soggetto del legno alla deformazione, specie termica. Ma anche quella credo sia una esagerazione, se le guarnizioni sono buone, compensano le lievi deformazioni cui sono soggetti tutti i materiali.
Comunque sono punti di vista, tutte le soluzioni sono valide. Hanno però costi totalmente differenti
La vita è già così difficile, perché ce la complichiamo ulteriormente?
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fantom2002
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Oggi il PVC rappresenta il miglior compromesso in termini di prestazioni - costo. Per ottenere le stesse prestazioni in termini di isolamento e durata le altre tipologie di materiali hanno costi più elevati.
Come in tutti i prodotti poi vi sono livelli qualitativi che possono cambiare da produttore a produttore. Anche se per il PVC ormai la produzione è altamente industrializzata ed ha raggiunto standard generalmente elevati.
P.S. molto importante: per qualunque tipologia adottata il consiglio è di accertarsi che l'installazione venga realizzata in modo adeguato. L'installazione può, a parità di prodotto di partenza, fare la differenza. E questo è tanto più vero quando si tratta di sostituzione su esistente.
Come in tutti i prodotti poi vi sono livelli qualitativi che possono cambiare da produttore a produttore. Anche se per il PVC ormai la produzione è altamente industrializzata ed ha raggiunto standard generalmente elevati.
P.S. molto importante: per qualunque tipologia adottata il consiglio è di accertarsi che l'installazione venga realizzata in modo adeguato. L'installazione può, a parità di prodotto di partenza, fare la differenza. E questo è tanto più vero quando si tratta di sostituzione su esistente.
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Avevo qualche dubbio sulla durata del PVC, temevo che fosse rovinato dall'UV solare. Mi sembra di capire che non sia (piu`) cosi`, confermate?
Grazie
Grazie
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
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Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
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Qui dalle mie parti non è così semplice scegliere quale serramento usare, devi comunque passare dal comune e discutere con loro....non so dove abiti ma una telefonata in comune la farei....
non ci sono problemi, ma solo soluzioni
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Isidoro non è stato detto, magari per i tecnici è ovvio ma meglio precisarlo...
Il fattore estetico è ovviamente personale, le prestazioni NO, a meno che si tratti di costruttori poco seri quello che conta sono i dati da scheda tecnica: trasmittanza termica in primo luogo, ma anche prestazioni acustiche (se interessano).
E se sei in zona assolata da non trascurare il fattore solare, indice che dice quanda radiazione solare infrarossa venga tenuta fuori (in zone calde, per l'estate).
Il doppio vetro ormai è un minimo sindacale, ci sono anche i tripli che credo possono fare la differenza specie per l'acustica.
E se vuoi prendere le detrazioni da risparmio energetico c'è una trasmittanza massima entro cui stare
Il fattore estetico è ovviamente personale, le prestazioni NO, a meno che si tratti di costruttori poco seri quello che conta sono i dati da scheda tecnica: trasmittanza termica in primo luogo, ma anche prestazioni acustiche (se interessano).
E se sei in zona assolata da non trascurare il fattore solare, indice che dice quanda radiazione solare infrarossa venga tenuta fuori (in zone calde, per l'estate).
Il doppio vetro ormai è un minimo sindacale, ci sono anche i tripli che credo possono fare la differenza specie per l'acustica.
E se vuoi prendere le detrazioni da risparmio energetico c'è una trasmittanza massima entro cui stare
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Confermo. La materia è regolata da una norma, la UNI EN 12608, che classifica le mescole di PVC in funzione della resistenza del profilo all'irraggiamento UV e alle alte temperature (oltre che all'impatto, ecc). Vengono, ai fini della condizioni climatiche, individuate due classi. L'Europa è divisa in due classi, M ed S, dove la S è quella più critica. In Italia vengono obbligatoriamente usate le mescole di classe S.
IsidoroKZ ha scritto:temevo che fosse rovinato dall'UV solare. Mi sembra di capire che non sia (piu`) cosi`, confermate?
Confermo. La materia è regolata da una norma, la UNI EN 12608, che classifica le mescole di PVC in funzione della resistenza del profilo all'irraggiamento UV e alle alte temperature (oltre che all'impatto, ecc). Vengono, ai fini della condizioni climatiche, individuate due classi. L'Europa è divisa in due classi, M ed S, dove la S è quella più critica. In Italia vengono obbligatoriamente usate le mescole di classe S.
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Anche il tipo di vetrata ha la sua importanza. Fino a poco tempo fa c'erano i cosiddetti "doppi vetri", che si distinguevano fra loro solo per lo spessore tra un vetro e l'altro.
Attualmente ci sono i "doppi vetri selettivi" e i "doppi vetri basso emissivi". I primi trasmettono bene la luce e ostacolano la propagazione delle radiazioni infrarosse, e sono perciò indicati per limitare il surriscaldamento dall'esterno degli ambienti - tipicamente sarebbero da utilizzare nelle vetrate ben esposte alla luce solare.
I secondi hanno la stessa funzione, ma lo strato anti radiazioni infrarosse viene montato all'interno, per cui sono indicati per impedire/limitare la trasmissione del calore all'esterno - tipicamente sarebbero da utilizzare nelle vetrate con ridotta esposizione alla luce solare diretta.
Costruttivamente, le due tipologie sono diverse (ossia non basta girare il vetro per passare dal "selettivo" al "basso emissivo") per una questione di resistenza alle intemperie. In particolare, lo strato anti-infrarosso viene realizzato con un procedimento elettromagnetico se destinato alla superficie interna, tramite pirolisi se destinato alla superficie esterna.
Il massimo lo si ottiene con vetro selettivo all'esterno e basso emissivo all'interno, oppure ricorrendo anche al triplo vetro, come già accennato da richiurci.
Attualmente ci sono i "doppi vetri selettivi" e i "doppi vetri basso emissivi". I primi trasmettono bene la luce e ostacolano la propagazione delle radiazioni infrarosse, e sono perciò indicati per limitare il surriscaldamento dall'esterno degli ambienti - tipicamente sarebbero da utilizzare nelle vetrate ben esposte alla luce solare.
I secondi hanno la stessa funzione, ma lo strato anti radiazioni infrarosse viene montato all'interno, per cui sono indicati per impedire/limitare la trasmissione del calore all'esterno - tipicamente sarebbero da utilizzare nelle vetrate con ridotta esposizione alla luce solare diretta.
Costruttivamente, le due tipologie sono diverse (ossia non basta girare il vetro per passare dal "selettivo" al "basso emissivo") per una questione di resistenza alle intemperie. In particolare, lo strato anti-infrarosso viene realizzato con un procedimento elettromagnetico se destinato alla superficie interna, tramite pirolisi se destinato alla superficie esterna.
Il massimo lo si ottiene con vetro selettivo all'esterno e basso emissivo all'interno, oppure ricorrendo anche al triplo vetro, come già accennato da richiurci.
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