La lavanderia non funzionerà mai quando funzionerà la cucina. E in generale per la maggior parte del tempo il carico sarà prevalentemente applicato a un'unica fase, quindi il sistema pur essendo un trifase alimentato da 4x16 funzionerà come monofase alimentato da 2x16. E per la sua realizzazione si sarà impiegato circa lo stesso rame necessario per una dorsale 2x35.
Paolo Moroni
Distribuzione in un borgo
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Ma il limitatore d'utenza dell'ente distributore ti permette di prelevare, per una potenza contrattuale di 6 kW trifase, al massimo 10 A per fase, pari a 2 kW. Ciò non ti permette di far funzionare gli elettrodomestici come il forno o la lavatrice anche se li fai funzionare singolarmente.
Deimichei
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La lavanderia non funzionerà mai quando funzionerà la cucina. E in generale per la maggior parte del tempo il carico sarà prevalentemente applicato a un'unica fase, quindi il sistema pur essendo un trifase alimentato da 4x16 funzionerà come monofase alimentato da 2x16. E per la sua realizzazione si sarà impiegato circa lo stesso rame necessario per una dorsale 2x35.
Il tuo ragionamento è corretto ma parte dal presupposto che l' abitazione non consumerà più di un 2x16A cioè 3 kW. In casi straordinari può succedere che in una fase possa circolare 16A e sulle altre pochi Ampere, ma anche in quel caso la caduta di tensione sul montante risulta accettabile(<3%).
Ma il limitatore d'utenza dell'ente distributore ti permette di prelevare, per una potenza contrattuale di 6 kW trifase, al massimo 10 A per fase, pari a 2 kW. Ciò non ti permette di far funzionare gli elettrodomestici come il forno o la lavatrice anche se li fai funzionare singolarmente
Non sapevo che il limitatore dell' ENEL controllava la potenza delle singole fasi. Ad ogni modo non è questo il caso in quanto tutte le utenze dell borgo sono collegate alla medesima fornitura ENEL di oltre 100 kW.
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AcmeMan ha scritto:Non sapevo che il limitatore dell' ENEL controllava la potenza delle singole fasi. Ad ogni modo non è questo il caso in quanto tutte le utenze dell borgo sono collegate alla medesima fornitura ENEL di oltre 100 kW.
La limitazione di potenza da sempre è realizzata con interruttori automatici tarati per la potenza contrattuale, recentemente è stato introdotto il contatore elettronico....
Mi suona molto strano che l'ENEL attivi una fornitura unica per tutto il paese, ti consiglio di informarti molto bene in merito.
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deimichei ha scritto:AcmeMan ha scritto:Non sapevo che il limitatore dell' ENEL controllava la potenza delle singole fasi. Ad ogni modo non è questo il caso in quanto tutte le utenze dell borgo sono collegate alla medesima fornitura ENEL di oltre 100 kW.
La limitazione di potenza da sempre è realizzata con interruttori automatici tarati per la potenza contrattuale, recentemente è stato introdotto il contatore elettronico....
Mi suona molto strano che l'ENEL attivi una fornitura unica per tutto il paese, ti consiglio di informarti molto bene in merito.
Il cliente ha degli accordi con l' ENEL, la quale gli ha consentito di avere una fornitura unica di 100 kW in BT.
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AcmeMan ha scritto: Il cliente ha degli accordi con l' ENEL, la quale gli ha consentito di avere una fornitura unica di 100 kW in BT.
Curiosa, questa cosa. Ma che funzioni ha il tuo cliente? E' come il titolare di un albergo (che in questo caso sarebbe l'intero borgo)? Ovvero: i futuri abitatori delle abitazioni a chi pagheranno l'energia?
Mi pare di ricordare che la sub-vendita di energia (compro da Enel per poi rivendere a terzi) non sia ammessa. Se è come sospetto, è proprio vero che all'Enel sono dei veri furbacchioni (fanno fare l'impianto al cliente, non spendono un euro ma incassano uguale le bollette come se se lo dovessero sbrogliare loro). Chapeau!
Saluti
Sebastiano
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"Eo bos issettaìa, avanzade e non timedas / sas ben'ennidas siedas, rundinas, a domo mia" (P. Mossa)
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Curiosa, questa cosa. Ma che funzioni ha il tuo cliente? E' come il titolare di un albergo (che in questo caso sarebbe l'intero borgo)? Ovvero: i futuri abitatori delle abitazioni a chi pagheranno l'energia?
Mi pare di ricordare che la sub-vendita di energia (compro da Enel per poi rivendere a terzi) non sia ammessa. Se è come sospetto, è proprio vero che all'Enel sono dei veri furbacchioni (fanno fare l'impianto al cliente, non spendono un euro ma incassano uguale le bollette come se se lo dovessero sbrogliare loro). Chapeau!
Saluti
La costruzione di un simile impianto e' stata una sua libera scelta, e l' ENEL ha acconsentito. Origanriamente l' ENEL aveva proposto un progetto per una fornitura alle singole utenze, ma il cliente non voleva vedere gli armadi ENEL all' interno del borgo, sicchè ha preferito fare una fornitura unica e gestire per proprio conto l' elettrificazione del borgo.
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A parte i calcoli per le cadute di potenziale e le sezioni dei cavi, io proporrei due soluzioni:
1. Un cavo trifase con neutro per ogni abitazione e quindi un interruttore generale per ogni abitazione all'interno della consegna ENEL.
2. Un cavo trifase con neutro per ogni 3 appartamenti, protetto anch'esso da un interruttore generale. (in questo caso le 3 abitazioni saranno vincolate... diciamo come accade nella scala di un condominio, se salta l'interruttore generale della dorsale vanno al buio 3 appartamenti, ma questo deve accadere raramente, visto che salterà il contatore all'interno dell'appartamento!).
1. Un cavo trifase con neutro per ogni abitazione e quindi un interruttore generale per ogni abitazione all'interno della consegna ENEL.
2. Un cavo trifase con neutro per ogni 3 appartamenti, protetto anch'esso da un interruttore generale. (in questo caso le 3 abitazioni saranno vincolate... diciamo come accade nella scala di un condominio, se salta l'interruttore generale della dorsale vanno al buio 3 appartamenti, ma questo deve accadere raramente, visto che salterà il contatore all'interno dell'appartamento!).
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giorgiodavid
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giorgiodavid ha scritto:A parte i calcoli per le cadute di potenziale e le sezioni dei cavi, io proporrei due soluzioni:
1. Un cavo trifase con neutro per ogni abitazione e quindi un interruttore generale per ogni abitazione all'interno della consegna ENEL.
2. Un cavo trifase con neutro per ogni 3 appartamenti, protetto anch'esso da un interruttore generale. (in questo caso le 3 abitazioni saranno vincolate... diciamo come accade nella scala di un condominio, se salta l'interruttore generale della dorsale vanno al buio 3 appartamenti, ma questo deve accadere raramente, visto che salterà il contatore all'interno dell'appartamento!).
Anch'io avevo pensato alla soluzione 2, che in effetti è la più efficace ed economica dal punto di vista della selettività. L' unico mio dilemma era dovuto al fatto che in caso di cc a fondo linea del montante, oppure durante operazioni di manuntezione sulla dorsale, tre abitazioni andassero conteporaneamente fuori uso. Tuttavia, come tu giustamente hai sottolineato, è una situazione che si verifica raramente.
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AcmeMan ha scritto:La costruzione di un simile impianto e' stata una sua libera scelta, e l' ENEL ha acconsentito. Originariamente l' ENEL aveva proposto un progetto per una fornitura alle singole utenze, ma il cliente non voleva vedere gli armadi ENEL all' interno del borgo, sicchè ha preferito fare una fornitura unica e gestire per proprio conto l' elettrificazione del borgo.
Tutto chiaro, ma mi chiedo: è legale una cosa del genere?
Ovvero: il tuo cliente (che farebbe una specie di intermediario fra gli utenti finali e l'Enel) ha verificato che possa esercire l'impianto in queste condizioni (vale a dire: farsi pagare l'energia e poi, a mo' di partita di giro, versare l'incasso a Enel)?
Ribadisco che, a meno che il tuo cliente non sia alla stessa stregua di un albergatore (ma in tal caso non dovrebbe far pagare separatamente l'energia), la cosa mi sembra illegale. Vediamo se ci sono altri pareri.
Saluti
Sebastiano
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