Relatività ristretta
salve,
stavo ripassando la relatività ristretta (per l'esame di maturità che farò tra pochi giorni) e mi sono sorti due dubbi che vorrei chiarire con voi:
1)se un corpo si muove a velocità prossima a quella della luce, la sua velocità per l'osservatore fermo varia? in teoria no, visto che il tempo del corpo in movimento rallenta, ma anche lo spazio si restringe, e quindi tutto si semplifica.
Esempio: se un oggetto si muove a 100.000 km/s per l'osservatore fermo in un secondo compie realmente 100.000 km?
2)se ho due oggetti con velocità relativa diversa da 0, per applicare la relatività (e quindi sapere quale dei due corpi dilaterà il suo tempo), devo prima conoscere quale dei 2 ha subito un accelerazione per raggiungere la velocità relativa?
Grazie in anticipo.
Relatività ristretta
Moderatori: IsidoroKZ, Ianero, PietroBaima
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1)se un corpo si muove a velocità prossima a quella della luce, la sua velocità per l'osservatore fermo varia? in teoria no, visto che il tempo del corpo in movimento rallenta, ma anche lo spazio si restringe, e quindi tutto si semplifica.
Esempio: se un oggetto si muove a 100.000 km/s per l'osservatore fermo in un secondo compie realmente 100.000 km?
Il classico esperimento sulla dilatazione del tempo, dimostra che per un oggetto in movimento, rispetto ad un sistema di riferimento inerziale, il tempo rallenta. Sui libri di fisica si fa l’esempio dell’orologio a flash di luce che viene riflesso da uno specchio e torna indietro, Il flash di ritorno fa partire un secondo flash e via di seguito.
L’orologio a flash, viene posto su un treno che viaggia velocità V.
Un osservatore che sta sul treno misurerà un tempo t=2h/c,
due volte lo spazio percorso dal raggio di luce / velocità della luce.
Un osservatore che sta fuori dal treno (sistema di riferimento stazione) vedrà che il raggio di luce muoversi secondo i lati obliqui di un triangolo isoscele e la base di questo triangolo è proporzionale alla velocità del treno.
t1 = 2l/c, 2 volte il lato del triangolo / velocità della luce
ovviamente t1 > t perché 2l>2h.
Da qui si ricava con semplici passaggi che t = radice quadrata (1 – v^2/c^2) dove v è la velocità del treno.
2)se ho due oggetti con velocità relativa diversa da 0, per applicare la relatività (e quindi sapere quale dei due corpi dilaterà il suo tempo), devo prima conoscere quale dei 2 ha subito un accelerazione per raggiungere la velocità relativa?
Se si tratta di sistemi di riferimento inerziali si ha ovviamente
t = radice quadrata (1 – v^2/c^2)[/quote]
josel
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