Buongiorno,
devo misurare la corrente di gate di un triac che pilota un grosso trasformatore monofase. Il gate del triac viene attivato tramite un fotoaccoppiatore e una resistenza da 180ohm, dalla rete 220 V. Ho letto sul data sheet che la corrente minima di attivazione di questo tipo di triac è di 100mA a 12Vdc. Il mio dubbio sorge nel momento in cui sono andato a misurarla con un tester (non pinza amperometrica) e ho letto 0,65mA!! E comunque funziona tutto! Ora, sono sicuro che sto sbagliando qualcosa...potrebbe essere la corrente necessaria per attivarlo è diversa in base alla tensione a cui il gate è sottoposto? mi potreste aiutare in qualche maniera per piacere?
Grazie.
Il Triac come interruttore On/Off
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Ciao
Marcone,
in genere la corrente che innesca il triac è impulsiva, Il tester invece misura un valore medio.
La corrente è impulsiva anche quando per l'innesco viene utilizzato un fotoaccoppiatore che la preleva dall'anodo del triac stesso: appena il triac si innesca la tensione dell'anodo scende bruscamente e quindi la corrente smette di circolare nel gate (o si riduce) anche se il fotoaccoppiatore continua ad essere chiuso per tutto il resto del semiperiodo.
Come saprai non è necessario che la corrente di innesco permanga per tutto il semiperiodo: il triac rimane innescato anche se successivamente all'innesco la corrente di gate si annulla. E' l'annullamento della corrente nel circuito di potenza che lo disinnesca.

in genere la corrente che innesca il triac è impulsiva, Il tester invece misura un valore medio.
La corrente è impulsiva anche quando per l'innesco viene utilizzato un fotoaccoppiatore che la preleva dall'anodo del triac stesso: appena il triac si innesca la tensione dell'anodo scende bruscamente e quindi la corrente smette di circolare nel gate (o si riduce) anche se il fotoaccoppiatore continua ad essere chiuso per tutto il resto del semiperiodo.
Come saprai non è necessario che la corrente di innesco permanga per tutto il semiperiodo: il triac rimane innescato anche se successivamente all'innesco la corrente di gate si annulla. E' l'annullamento della corrente nel circuito di potenza che lo disinnesca.
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BrunoValente
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GRAZIE!!!
lo sapevo che misfuggiva qualcosa! Quindi se per assurdo dovessi interrompere la corrente di gate (per piccola che sia da quello che leggo) entro la fine del semiperiodo il triac non si spegne. Solo una volta iniziato il semiperiodo negativo si spegnerà. Giusto?
Grazie ancora!
lo sapevo che misfuggiva qualcosa! Quindi se per assurdo dovessi interrompere la corrente di gate (per piccola che sia da quello che leggo) entro la fine del semiperiodo il triac non si spegne. Solo una volta iniziato il semiperiodo negativo si spegnerà. Giusto?
Grazie ancora!
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MARCO VARONE
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Sì, tieni conto che il triac, a differenza dell'SCR, è innescabile anche nel semiperiodo negativo della tensione.
Tieni anche conto che si disinnesca quando la corrente nel carico passa per lo zero ma non è detto che questo coincida temporalmente con il passaggio per lo zero della tensione di rete: la coincidenza si verifica solo con carico resistivo.
Tieni anche conto che si disinnesca quando la corrente nel carico passa per lo zero ma non è detto che questo coincida temporalmente con il passaggio per lo zero della tensione di rete: la coincidenza si verifica solo con carico resistivo.
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BrunoValente
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Un'ultima cosa: la resistenza di polarizzazione del gate è proprio necessaria? Va dimensionata considerando il gate come un corto? Potresti darmi qualche dritta su come farlo? Proprio perché voglio imparare di più non voglio accontentarmi dei circuiti che si trovano in rete.
Grazie
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MARCO VARONE
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il dimensionamento della resistenza da montare in serie al gate dipende dalla corrente che vuoi far circolare nel gate e dalle caratteristiche del circuito che la genera.
In genere nel calcolo si può trascurare la caduta sul gate che è piccola e quindi, come dici tu, puoi pensarlo in corto. In questo senso aiuta molto il fatto che non occorre essere precisi: devi assicurare il superamento del valore minimo di corrente per l'innesco e puoi abbondare un bel po' rimanendo all'interno dei valori tollerati dal componente che trovi nel datasheet.
In genere nel calcolo si può trascurare la caduta sul gate che è piccola e quindi, come dici tu, puoi pensarlo in corto. In questo senso aiuta molto il fatto che non occorre essere precisi: devi assicurare il superamento del valore minimo di corrente per l'innesco e puoi abbondare un bel po' rimanendo all'interno dei valori tollerati dal componente che trovi nel datasheet.
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BrunoValente
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Facendo un conto approssimativo, la resistenza da 1k circa a 220 V (v eff) per far passare almeno 200mA, la resistenza dovrebbe essere da 44w!! Cosa sto sbagliando?
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MARCO VARONE
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Stai sbagliando nel pensare di usare una tensione tanto elevata per pilotare il gate di un triac, che, pressapoco, si innesca con 15 V.
Ora, anche se non è chiara la tua applicazione, è meglio avere a disposizione un bassa tensione per comandare i componenti elettronici. A meno che non si tratti di un circuito molto semplice.
Se proprio non puoi fare a meno di usare la tensione di rete, la potenza la si riduce, perché, come ti è già sato detto, la corrente di gate può essere solo impulsiva. Quindi per la potenza dissipata dovrai fare la media tra la durata dell'impualso ed il periodo di riferimento.
Ora, anche se non è chiara la tua applicazione, è meglio avere a disposizione un bassa tensione per comandare i componenti elettronici. A meno che non si tratti di un circuito molto semplice.
Se proprio non puoi fare a meno di usare la tensione di rete, la potenza la si riduce, perché, come ti è già sato detto, la corrente di gate può essere solo impulsiva. Quindi per la potenza dissipata dovrai fare la media tra la durata dell'impualso ed il periodo di riferimento.
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Candy
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Ti ringrazio!
Il circuito di cui parlo, è praticamente usato per disaccoppiare un relè di un termostato casalingo per permettergli di alimentare un carico da oltre 10A. In questo modo col triac posso lavorare nel 1 e 3 quadrante (usando la stessa tensione di alimentazione di rete).
un altro dubbio è il seguente (poi giuro che mi compro un libro sui triac e non vi rompo più-anzi se qualcuno me lo può consigliare): se ho capito bene, nel momento dell'attivazione del triac, il gate assorbe un picco di corrente pari a quella dimensionata con la resistenza, e poi si abbassa immediatamente? Se si quale è il meccanismo? E lo fa anche se non c'e nessun carico tra mt1 e mt2?
Grazie
Il circuito di cui parlo, è praticamente usato per disaccoppiare un relè di un termostato casalingo per permettergli di alimentare un carico da oltre 10A. In questo modo col triac posso lavorare nel 1 e 3 quadrante (usando la stessa tensione di alimentazione di rete).
un altro dubbio è il seguente (poi giuro che mi compro un libro sui triac e non vi rompo più-anzi se qualcuno me lo può consigliare): se ho capito bene, nel momento dell'attivazione del triac, il gate assorbe un picco di corrente pari a quella dimensionata con la resistenza, e poi si abbassa immediatamente? Se si quale è il meccanismo? E lo fa anche se non c'e nessun carico tra mt1 e mt2?
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MARCO VARONE
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Con il seguente schema di esempio:
Fintanto che nessun evento chiude il contantto, (rappresentato per semplicità, al posto di qualunque altro dispositivo), in R1 non circola corrente. Il triac Q1 non conduce, e sul carico C non arriva nulla.
Quando un evento chiude il contatto, (che appunto potrebbe anche solo essere un fotodiac), in R1 circolerà corrente fino a che il triac si innesca. Con Q1 innescato, si instaura un corto circuito tra A e B, cosicché R1 non è più sottoposta a differenza di potenziale.
In R1 quindi:
a contatto aperto non circola corrente;
a contatto chiuso circola corrente solo per una piccola frazione di tempo, utile al triac a commutare. (Tempo molto basso, nell'ordine dei nanosecondi).
Questo, appunto, il caso in cui si usi direttamente la tensione di rete per innescare il triac.
Fintanto che nessun evento chiude il contantto, (rappresentato per semplicità, al posto di qualunque altro dispositivo), in R1 non circola corrente. Il triac Q1 non conduce, e sul carico C non arriva nulla.
Quando un evento chiude il contatto, (che appunto potrebbe anche solo essere un fotodiac), in R1 circolerà corrente fino a che il triac si innesca. Con Q1 innescato, si instaura un corto circuito tra A e B, cosicché R1 non è più sottoposta a differenza di potenziale.
In R1 quindi:
a contatto aperto non circola corrente;
a contatto chiuso circola corrente solo per una piccola frazione di tempo, utile al triac a commutare. (Tempo molto basso, nell'ordine dei nanosecondi).
Questo, appunto, il caso in cui si usi direttamente la tensione di rete per innescare il triac.
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Candy
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