Salve,
ho un quadro elettrico (se si può cosiderare tale) composto da un Sezionatore 160A con manopola bloccoporta poiché il quadro è una cassetta chiusa, un portafusibile, uno strumento di misura e 3 trasformatori amperometrici.
Vorrei sapere secondo voi come lo dovrei certificare, in conformità alla 61439 ?
Lasciare semplicemente il marcio CE sulla targa del quadro facendo riferimento ai CE dei prodotti installati all'interno?
Il Cablaggio effettuato del portafusibile per la Voltometrica e l'alimentazione dello strumento di misura e il cablaggio dei TA come li certifico?
È un "quadro" che non installerò, ma dovrei vendere.
In attesa di riscontro, ringrazio.
Cerificazione quadri elettrici
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Dato che l'involucro contiene più di un componente elettrico la costruzione deve essere conforme alla norma CEI EN 61439-2 (quadri BT) insieme alla CEI EN 61439-1 (parte generale). I dati che devi indicare nella targa sono specificati nella norma. Se devi vendere la tua realizzazione, anche in esemplare singolo, deve essere dichiarato conforme alle norme sopra riportate, oltre che marcato CE secondo la direttiva B.T.
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Gioacchino01 ha scritto:Vorrei sapere secondo voi come lo dovrei certificare, in conformità alla 61439 ?
La norma non è obbligatoria e non c'è alcun obbligo di certificazione, solo di marcatura CE qualora venga immesso nel mercato.
Gioacchino01 ha scritto:Lasciare semplicemente il marcio CE sulla targa del quadro facendo riferimento ai CE dei prodotti installati all'interno?
Solo se si è un installatore qualificato che dichiara di averlo costruito in opera e pertanto compreso nella DICO ai sensi del DM 37/08.
Gioacchino01 ha scritto:Il Cablaggio effettuato del portafusibile per la Voltometrica e l'alimentazione dello strumento di misura e il cablaggio dei TA come li certifico?
Cosa intendi per "certificare"? Il prodotto prima si progetta, poi si assembla e infine si collauda.
Gioacchino01 ha scritto:È un "quadro" che non installerò, ma dovrei vendere.
Viene immesso nel mercato, pertanto deve essere marcato CE. La marcatura CE apposta dal produttore è sostanzialmente una auto dichiarazione che il prodotto è conforme a tutti i RES delle direttive UE applicabili (Direttiva BT, EMC, ROHS, ecc.) e se ne assume la piena responsabilità.
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Mike
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Mike ha scritto:e infine si collauda.
Quali prove sono previste per il collaudo?
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gianluca.ciacciofera
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gianluca.ciacciofera ha scritto:Quali prove sono previste per il collaudo?
Per un assiemato standardizzato prodotto da un costruttore è sufficiente seguire le istruzioni e verificare che il quadro previsto rientri nei progetti tipici del costruttore. Come assemblatore è sufficiente un esame a vista, dei controlli meccanici (serraggi), prove di continuità e funzionali.
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Mike ha scritto:come assemblatore è sufficiente un esame a vista, dei controlli meccanici (serraggi), prove di continuità e funzionali.
quindi le verifiche con dielettrometro, verifica della resitenza di isolamento e della continuità dei PE sono obbligatorie.
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gianluca.ciacciofera
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gianluca.ciacciofera ha scritto:... sono obbligatorie.
Non c'è nulla di obbligatorio, è a discrezione dell'assemblatore visto che è di sua responsabilità. Se lo assembla egli stesso può "fidarsi" del suo operato e saltare le verifiche. Viceversa se è un'organizzazione il responsabile prevede la verifica di tutta la produzione.
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Mike ha scritto:Non c'è nulla di obbligatorio, è a discrezione dell'assemblatore visto che è di sua responsabilità
buono a sapersi. Mi potresi dare dei riferimenti normativi/articoli che avalli cio? dove risulta in maniera inequivocabile che tale obbligo vi sia solo se il quadro è assemblato di fabbrica? Per poter dare una risposta certa e comprovata quando mi chiedono: "dove sta scritto?" Grazie
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gianluca.ciacciofera
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gianluca.ciacciofera ha scritto: Per poter dare una risposta certa e comprovata quando mi chiedono: "dove sta scritto?" Grazie
I riferimenti sono:
- L. 186/68
- DM 37/08 (campo di applicazione)
- Direttiva BT (e tutte le direttive applicabili al quadro elettrico).
Comunque è il contrario, chi muove una contestazione deve farlo per iscritto motivandola e poi si risponde sempre per iscritto; chiunque sia, anche un PM. Le contestazioni verbali non valgono nulla. Ma questo presuppone la conoscenza della materia, altrimenti si sarà sempre schiavi del burocrate di turno
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In linea di principio è come dici tu, ma ci sono alcune “circostanze” che a volte ti possono portare a dover dimostrare anche quello che è ovvio e consolidato. Comunque grazie
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gianluca.ciacciofera
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