Ciao,
rispolverando alcune nozioni di elettrotecnica mi e' venuto un dubbio sulla definizione di fattore di merito (qualita') per un circuito risonante RLC.
Prima cosa: se capisco bene il fattore di merito di una rete RLC e' definito alla sola pulsazione/frequenza di risonanza della rete stessa (a differenza del fattore di merito di un componente reattivo es induttore/condensatore definito invece per un qualsiasi valore della pulsazione/frequenza).
Altro aspetto: formalmente il fattore di merito di una rete RLC e' definito alla pulazione di risonanza effettiva della rete (chiamiamola ) che in generale e' diversa dalla pulsazione "naturale" che dipende dai soli valori dei componenti reattivi (no resistenze di perdita).
Consideriamo ad es una rete costituita dal parallelo di un condensatore ideale e di un induttore con resistenza serie di perdita .
Per questa rete si ha: che tanto si avvicina piu' a tanto piu' e' grande il fattore di merito dell'induttore .
Ora in alcuni libri si trova della rete complessiva definito come:
Non sarebbe corretta in realta' la versione
dove e' la induttanza della trasformazione serie-parallelo applicata all'induttore con resistenza serie ?
Grazie
Sulla definzione di fattore di merito di una rete RLC
Moderatori: g.schgor, IsidoroKZ
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Help !
Non l'ho detto esplicitamente ma ovviamente nella pratica la questione evidenziata sulla definzione del fattore Q di una rete RLC perde di rilevanza in quanto nelle applicazioni pratiche Q >>1 ad esempio Q > 10.
Non l'ho detto esplicitamente ma ovviamente nella pratica la questione evidenziata sulla definzione del fattore Q di una rete RLC perde di rilevanza in quanto nelle applicazioni pratiche Q >>1 ad esempio Q > 10.
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Su quali libri stai rivedendo questo argomento?
Come definisci il Q?
Come definisci il Q?
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
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Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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Il libro di riferimento e' quello di Elettronica che ho usato svariati anni fa: "Sistemi Elettronici a banda frazionale stretta" - Franchina, Marietti. Allego anche il capitolo di interesse disponibile in rete QUI- pag 6 - 7.
La definizione del fattore di merito Q della rete RLC e' quella classica:
Da cui direi che formalmente per il circuito risonante parallelo reale (con induttanza e perdita serie dell'induttore) il fattore di merito Q alla risonanza vale:
-- induttanza ottenuta dalla trasformazione serie-parallelo applicata all'induttore,
-- la frequenza di risonanza del circuito RLC reale,
-- il fattore di merito dell'induttore valutato alla pulsazione di risonanza
Detto questo, considerate le applicazioni pratiche in cui , possiamo tranquillamente confondere il fattore Q formale con il valore ottenuto come:
con che in pratica si confonde con .
Vi torna ?
La definizione del fattore di merito Q della rete RLC e' quella classica:
Da cui direi che formalmente per il circuito risonante parallelo reale (con induttanza e perdita serie dell'induttore) il fattore di merito Q alla risonanza vale:
-- induttanza ottenuta dalla trasformazione serie-parallelo applicata all'induttore,
-- la frequenza di risonanza del circuito RLC reale,
-- il fattore di merito dell'induttore valutato alla pulsazione di risonanza
Detto questo, considerate le applicazioni pratiche in cui , possiamo tranquillamente confondere il fattore Q formale con il valore ottenuto come:
con che in pratica si confonde con .
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Dovresti sapere che non sono molto apprezzati gli "up" nei thread.
Mi servirebbe mezza giornata di conti per capire quello che hai calcolato, perche' vuoi fare un passaggio seriep-parallelo che funziona solo ad una singola frequenza... e sopra a tutto questo il Q lo definisco in termini di coefficiente del termine a potenza uno del denominatore del secondo ordine. Purtroppo non ho ancora trovato questo tempo.
Cio` detto si puo` fare una invocazione a RenzoDF che sa risolvere i problemi, e a Ianero che li sa complicare
Mi servirebbe mezza giornata di conti per capire quello che hai calcolato, perche' vuoi fare un passaggio seriep-parallelo che funziona solo ad una singola frequenza... e sopra a tutto questo il Q lo definisco in termini di coefficiente del termine a potenza uno del denominatore del secondo ordine. Purtroppo non ho ancora trovato questo tempo.
Cio` detto si puo` fare una invocazione a RenzoDF che sa risolvere i problemi, e a Ianero che li sa complicare
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IsidoroKZ ha scritto:perche' vuoi fare un passaggio serie -parallelo che funziona solo ad una singola frequenza... e sopra a tutto questo il Q lo definisco in termini di coefficiente del termine a potenza uno del denominatore del secondo ordine. Purtroppo non ho ancora trovato questo tempo.
grazie per la risposta !
Onestamente pero' non ho capito come definisci il Q della rete RLC nei termini che dici....
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Ianero ha scritto:Secondo me fai prima così:
Si, facendo il conto usando la definizione si ottiene dopo alcuni passaggi:
Da notare, come si diceva sopra, che e' la pulsazione di risonanza della rete RLC complessiva diversa in generale da per via della resistenza .
Facendo la trasformazione serie-parallelo della coppia si ritrova in ogni caso .
Tornando alla domanda iniziale sembra proprio che la definizione di Q faccia riferimento alla effettiva pulsazione di risonanza e non alla pulsazione "naturale" .
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