Ciao ragazzi, sono nuovo sul forum.
Vorrei mi aiutaste con la risoluzione di un esercizio. La consegna è la seguente:
Model the three-stage amplifier of Fig. 1.17 (without the source and load), using the voltage amplifier model of Fig. 1.16(a). What are the values of Ri , Avo , and Ro ?
In allegato ho messo le figure a cui fa riferimento e il calcolo che ho svolto per calcolare il guadagno in tensione complessivo del 3 stadi.
Per la Avo nuova ho usato il guadagno precedente ponendo Rl a infinito e Rs a 0, mi vine circa 900.
Il resto non ho proprio idea di come risolverlo. Qualche consiglio pls ?
Esercizio sul guadagno di un 3 stadi
Moderatori: BrunoValente,
IsidoroKZ,
carloc,
g.schgor
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Per la
immagina di sparare una I dentro al primo stadio: che tensione vedresti subito a destra della linea tratteggiata di source?
Per la
invece spegni il generatore di ingresso (sostituiscilo con un corto) e spara una I "dentro l'uscita" (cioè "da destra verso sinistra") dell'ultimo stadio: che tensioni vedresti subito a sinistra della linea tratteggiata di load?
I rapporti tra ciascuna tensione e corrente ti danno rispettivamente la resistenza di ingresso e quella di uscita.

Per la

I rapporti tra ciascuna tensione e corrente ti danno rispettivamente la resistenza di ingresso e quella di uscita.
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Grazie, penso di avere capito adesso. La resistenza di ingresso è 1M, mentre quella di uscita è 10. Corretto?
La cosa di spegnere i generatori indipendenti non l’ho mai capita a fondo. Devo farlo sia per la misura della resistenza di ingresso che per quella di uscita? Viene fatto per avere come unico segnale quello di corrente dato da noi come test o ci sono altri motivi?
La cosa di spegnere i generatori indipendenti non l’ho mai capita a fondo. Devo farlo sia per la misura della resistenza di ingresso che per quella di uscita? Viene fatto per avere come unico segnale quello di corrente dato da noi come test o ci sono altri motivi?
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Esatto
Se tu lasciassi acceso il generatore indipendente mentre calcoli la Ro, in realtà ricaveresti un mix tra resistenza di uscita vera e "disturbo dato dal generatore": per farti un'analogia semplificata è come se, calcolando la resistenza equivalente di Thevenin, non azzerassi i generatori, lasciandoti in uscita quel residuo di "tensione a vuoto equivalente" che calcoli quando applichi il teorema. Analogamente a Thevenin, un passo è calcolare l'amplificazione (generatore equivalente) a vuoto, un altro è calcolare la resistenza equivalente.
Per la Ri invece non hai nessun generatore da spegnere perché l'uscita è rappresentata solo da un carico resistivo.
Se vuoi approfondire un po' di più la cosa puoi guardare questo interessante articolo.

Se tu lasciassi acceso il generatore indipendente mentre calcoli la Ro, in realtà ricaveresti un mix tra resistenza di uscita vera e "disturbo dato dal generatore": per farti un'analogia semplificata è come se, calcolando la resistenza equivalente di Thevenin, non azzerassi i generatori, lasciandoti in uscita quel residuo di "tensione a vuoto equivalente" che calcoli quando applichi il teorema. Analogamente a Thevenin, un passo è calcolare l'amplificazione (generatore equivalente) a vuoto, un altro è calcolare la resistenza equivalente.
Per la Ri invece non hai nessun generatore da spegnere perché l'uscita è rappresentata solo da un carico resistivo.
Se vuoi approfondire un po' di più la cosa puoi guardare questo interessante articolo.
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EDIT: quando rispondi non citare tutto il messaggio, ma solo quello che serve, oppure, ancora meglio, usa il tasto RISPONDI, non il tasto CITA! IKZ
Grazie mille per la spiegazione e per l’articolo, me lo guardo volentieri con calma.
Grazie mille per la spiegazione e per l’articolo, me lo guardo volentieri con calma.
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