Buongiorno,
Perché i condensatori per avviamento motore hanno normalmente una tensione nominale di 400V, pur essendo il motore monofase alimentato a 230V ?
Non potrebbe essere sufficiente un condensatore a 230 V ?
Grazie
Tensione condensatore avviamento motore
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mario_maggi,
SandroCalligaro
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230V *sqrt(2)=322 V
Se si parla di tensione alternata monofase, devi moltiplicare per la radice quadrata di due.
Se si parla di tensione alternata monofase, devi moltiplicare per la radice quadrata di due.
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harpefalcata
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La ragione la ha spiegata
harpefalcata, 230 V è il valore efficace nominale della tensione alternata di rete, quindi considerando una forma d'onda sinusoidale il valore di picco della tensione è di ca. 325 V...
in ogni caso però la tensione di lavoro dei condensatori non va mai scelta al limite (ovvero se fossero 230 V in corrente continua non si metterebbe un condensatore da 230 Vl* ma con tensione di lavoro superiore... )
se ciò non bastasse occorre considerare che 230 V è il valore appunto nominale della tensione di rete e tale valore ha una tolleranza del +/- 10%, quindi in condizioni del tutto normali tale tensione potrebbe risultare non di 230 V bensì di 253 V con un valore di picco risultante di ca. 357 V ...
*Sorvolando sul fatto,ininfluente per il ragionamento, che tale valore di tensione di lavoro non rientra negli standard della produzione dei condensatori in commercio.

in ogni caso però la tensione di lavoro dei condensatori non va mai scelta al limite (ovvero se fossero 230 V in corrente continua non si metterebbe un condensatore da 230 Vl* ma con tensione di lavoro superiore... )
se ciò non bastasse occorre considerare che 230 V è il valore appunto nominale della tensione di rete e tale valore ha una tolleranza del +/- 10%, quindi in condizioni del tutto normali tale tensione potrebbe risultare non di 230 V bensì di 253 V con un valore di picco risultante di ca. 357 V ...
*Sorvolando sul fatto,ininfluente per il ragionamento, che tale valore di tensione di lavoro non rientra negli standard della produzione dei condensatori in commercio.
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claudiocedrone
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Grazie per la risposta. Quindi per lo stesso motivo anche i condensatori di rifasamento per lampade dovrebbero essere scelti con tensione nominale 230 × radq(2), però al contrario solitamente sono in 230V. Inoltre, i dati nominali non sono anch'essi espressi in valore efficace? Possono esserci altre motivazioni nella scelta della tensione?
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electrocompa
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Non sono d'accordo sulla spiegazione di
harpefalcata (e nemmeno sul calcolo, a dire il vero:
)
Un condensatore in serie ad un avvolgimento del motore si trova a lavorare ad una tensione maggiore di quella di alimentazione della serie (cioè > di quella di rete).
Se si immagina l'avvolgimento come un'induttanza (cosa abbastanza lecita a regime), siccome L e C sono in serie, la loro corrente è la stessa, quindi la loro tensione è in controfase.
Lo scopo è infatti far sì che l'impedenza complessiva di quella "fase" sia capacitiva. Siccome le due tensioni si sottraggono, ed il risultato è la tensione di rete, la tensione sul condensatore dovrà essere maggiore di quella di rete.
Riguardo a RMS vs. picco, sono andato a cercare qualche informazione, ma mi sembrava molto strano che si specificasse il valore di picco, per condensatori utilizzati per l'AC. Se poi fossero marcati "400 VAC" o "400 V~", sicuramente si tratterebbe di valore RMS.
Ho trovato conferma anche qui, oltre che su qualche sito di produttori/rivenditori:
https://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?t=27049



Un condensatore in serie ad un avvolgimento del motore si trova a lavorare ad una tensione maggiore di quella di alimentazione della serie (cioè > di quella di rete).
Se si immagina l'avvolgimento come un'induttanza (cosa abbastanza lecita a regime), siccome L e C sono in serie, la loro corrente è la stessa, quindi la loro tensione è in controfase.
Lo scopo è infatti far sì che l'impedenza complessiva di quella "fase" sia capacitiva. Siccome le due tensioni si sottraggono, ed il risultato è la tensione di rete, la tensione sul condensatore dovrà essere maggiore di quella di rete.
Riguardo a RMS vs. picco, sono andato a cercare qualche informazione, ma mi sembrava molto strano che si specificasse il valore di picco, per condensatori utilizzati per l'AC. Se poi fossero marcati "400 VAC" o "400 V~", sicuramente si tratterebbe di valore RMS.
Ho trovato conferma anche qui, oltre che su qualche sito di produttori/rivenditori:
https://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?t=27049
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SandroCalligaro
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Grazie Sandro, penso tu abbia centrato in pieno la questione. Quindi si tratta di un fenomeno di risonanza, tale per cui la tensione ai capi dei componenti supera la tensione totale del ramo. Corretto?
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electrocompa
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SandroCalligaro ha scritto:Non sono d'accordo sulla spiegazione di [user]harpefalcada[/user] (e nemmeno sul calcolo, a dire il vero:![]()
)
Io ho arrestato il calcolo della radice quadrata di due alla prima cifra decimale. Tu ne hai prese di piu rendendo il calcolo piu fine.
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harpefalcata
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. Quindi si tratta di un fenomeno di risonanza, tale per cui la tensione ai capi dei componenti supera la tensione totale del ramo. Corretto?
Si, non si è in condizione di risonanza, altrimenti il ramo avvolgimento più condensatore, sarebbe visto solo per la componente resistiva. Comunque si, il motivo è legato al continuo trasferimento di energia tra condensatore e induttore (e il surplus di reattiva verso rete).
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Scusa,harpefalcata ha scritto:SandroCalligaro ha scritto:Non sono d'accordo sulla spiegazione di [user]harpefalcada[/user] (e nemmeno sul calcolo, a dire il vero:![]()
)
Io ho arrestato il calcolo della radice quadrata di due alla prima cifra decimale. Tu ne hai prese di piu rendendo il calcolo piu fine.

EDIT: ho riletto quello che avevi scritto, che era corretto, in realtà, ma portava ad un errore di più di 3 V, che è tantino.
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SandroCalligaro
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"Non farei mai parte di un club che accettasse la mia iscrizione" (G. Marx)
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claudiocedrone
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