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Carlo51 » 21 mar 2021, 17:02
lino9999, sulla base di quanto da lei argomentato, tento di chiarire al meglio il mio pensiero.
Nella fase 1), la cassiera ha battuto 0,15 dollari, e questa è la somma che ha effettivamente incassato per i nastrini venduti.
Nella fase 2) si ha solo un cambio di biglietti che non fa battere alcuna entrata e uscita, e per la cassiera non costituisce dunque né un incasso né un esborso di contanti; da notare che in questa fase entra in gioco 1,00 dollaro aggiunto dal truffatore ai 4,00 dati precedentemente di resto dalla cassiera.
Nella fase 3) si ha pure un cambio di biglietti, anche se certo non troppo remunerativo per la cassiera, perché questa fa uscire di cassa 4,00 dollari in più di quelli che pensa di averci messo. Questi 4,00 dollari, sommati ai 0,85, fanno la sua vera perdita di 4,85 .
Detto questo, desidero precisare quanto segue:
a) I nastrini devono essere considerati venduti in modo corretto a 0,15.
b) Si deve cioè tenere distinta la fase 1) dalla 3) la quale sola costituisce la vera truffa.
c) La cosa che tuttavia, per ben comprendere, si deve a mio parere anche considerare è che
il dollaro aggiunto di tasca propria dal truffatore nella fase 2) è quello che paga effettivamente i nastrini: solo se questo dollaro fosse stato interamente restituito dalla cassiera (solo 0,85 sono in pratica restituiti nella fase 3) con la consegna dei 10,00 dollari da parte della cassiera) allora il valore dei nastrini farebbero parte dell'importo truffato: come ho detto 0,15 devono essere considerati come l'importo pagato dal truffatore per mettere in atto la truffa.
