Buongiorno.
Chiedo cortesemente di potermi aiutare .
Devo preparare la tesi sui cavi sottomarini , mi servirebbe della documentazione che si riferisca al passato e al presente.
Potete cortesemente suggerirmi qualche libro oppure qualche fonte da internet ?
Attendo risposta e ringrazio .
Documentazione Cavi sottomarini
Moderatori: MassimoB,
jordan20
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Sicuramente il testo su Wikipedia l'hai già letto:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cavo_sottomarino
Anche qualcosa di storico:
https://www.golfoaranci.eu/da-visitare/ ... ala-spada/
L'ho letto, interessante
https://it.wikipedia.org/wiki/Cavo_sottomarino
Anche qualcosa di storico:
https://www.golfoaranci.eu/da-visitare/ ... ala-spada/
L'ho letto, interessante

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Grazie per avermi risposto.
Qualcosa di innovativo come la realizzazione del cavo BlueRaman ?
Ne sapete niente ?
Qualcosa di innovativo come la realizzazione del cavo BlueRaman ?
Ne sapete niente ?
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Innanzitutto stiamo parlando di trasmissione di potenza o di tlc o di entrambe (forse la richiesta non è chiarissima
) .
Visto che siamo nella categoria Telecomunicazioni ipotizzerei la seconda.
Io mi occupo di Tlc anche se nello specifico non di cavi sottomarini.
I cavi comunque da soli fanno ben poco.
C'è anche un "gran lavoro" di opto elettronica e sw. Vorresti parlare anche dei cavi coassiali Fdm e Pcm (ormai preistoria)?
Di raman, edfa e di Erbio sono già una ventina di anni che se ne utilizzano sul campo specialmente in alcuni ambiti (backbone in italiano le dorsali ) .
L'evoluzione dei prodotti avanza naturalmente di pari passo con la fame di velocità e la necessità di riduzione della latenza.
In Italia Pirelli aveva una divisione specializzata per la realizzazione gli impianti tlc sottomarini con rigeneratori telealimentati.
Ora c'è Prysmian.
Probabilmente potresti chiedere informazioni a loro dicendo delle tue necessità.
Ciao

Visto che siamo nella categoria Telecomunicazioni ipotizzerei la seconda.
Io mi occupo di Tlc anche se nello specifico non di cavi sottomarini.
I cavi comunque da soli fanno ben poco.
C'è anche un "gran lavoro" di opto elettronica e sw. Vorresti parlare anche dei cavi coassiali Fdm e Pcm (ormai preistoria)?
Di raman, edfa e di Erbio sono già una ventina di anni che se ne utilizzano sul campo specialmente in alcuni ambiti (backbone in italiano le dorsali ) .
L'evoluzione dei prodotti avanza naturalmente di pari passo con la fame di velocità e la necessità di riduzione della latenza.
In Italia Pirelli aveva una divisione specializzata per la realizzazione gli impianti tlc sottomarini con rigeneratori telealimentati.
Ora c'è Prysmian.
Probabilmente potresti chiedere informazioni a loro dicendo delle tue necessità.
Ciao
600 Elettra
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Ciao @Taras.
C'è un libro che ripercorre da un punto di vista storico anche l'inizio dell'impiego dei cavi sottomarini.
Il titolo è "L'universo Elettrico", autore David Bodanis, edito da Mondadori:
Secondo me una buona lettura, penso potrebbe essere una valida integrazione per il tuo lavoro.
Mi permetto poi di disturbare
fpalone che sull'argomento forse potrebbe aggiungere qualche riferimento.
Saluti
C'è un libro che ripercorre da un punto di vista storico anche l'inizio dell'impiego dei cavi sottomarini.
Il titolo è "L'universo Elettrico", autore David Bodanis, edito da Mondadori:
Secondo me una buona lettura, penso potrebbe essere una valida integrazione per il tuo lavoro.
Mi permetto poi di disturbare

Saluti
W - U.H.F.
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WALTERmwp
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Ciao,
premetto che non sono affatto esperto di questo settore ma mi è capitato di documentarmi sull'argomento attratto dalla novità, inoltre mi perdo nelle sigle che ti sono state comunicate.
Inizialmente mi ero imbattuto nel progetto SA.PE.I di Terna, con cui si porta l'energia elettrica da Anzio/Nettuno nel continente a Fiume santo in Sardegna. Mi affascinava il raddrizzatore, l'inverter ed in cavo unipolare; il tutto a 500kV. Un lavoro simile è in progetto fra Abruzzo e Marche: in particolare nelle Marche approderà a Fano, per poi arrivare alla stazione di trasformazione a Fano e a Carrara (di Fano).
Lo spunto che ti volevo consigliare, oltre alla tecnologia affrontata nel progetto, è anche relativo all'impatto sociale che l'iniziativa sta creando. La popolazione teme nelle possibili ripercussioni sull'ambiente, un po' come succede col 5G. Se nella tua tesi ci fosse un posto anche sulle ripercussioni sociali, potresti indirizzare anche in questa direzione le tue ricerche.
In bocca al lupo!
premetto che non sono affatto esperto di questo settore ma mi è capitato di documentarmi sull'argomento attratto dalla novità, inoltre mi perdo nelle sigle che ti sono state comunicate.
Inizialmente mi ero imbattuto nel progetto SA.PE.I di Terna, con cui si porta l'energia elettrica da Anzio/Nettuno nel continente a Fiume santo in Sardegna. Mi affascinava il raddrizzatore, l'inverter ed in cavo unipolare; il tutto a 500kV. Un lavoro simile è in progetto fra Abruzzo e Marche: in particolare nelle Marche approderà a Fano, per poi arrivare alla stazione di trasformazione a Fano e a Carrara (di Fano).
Lo spunto che ti volevo consigliare, oltre alla tecnologia affrontata nel progetto, è anche relativo all'impatto sociale che l'iniziativa sta creando. La popolazione teme nelle possibili ripercussioni sull'ambiente, un po' come succede col 5G. Se nella tua tesi ci fosse un posto anche sulle ripercussioni sociali, potresti indirizzare anche in questa direzione le tue ricerche.
In bocca al lupo!
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Ringrazio tutti in particolare WALTERmwp e rbacchi.
Nella tesi che sto' scrivendo parlo del progetto SAPEI , Il collegamento SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana), e' del tipo HVDC.
Potrei approfondire il discorso su la differenza HVDC e HVDA e studiare il raddrizzatore, l'inverter e il cavo unipolare.
Si , nella tesi , vorrei parlare principalmente dei cavi di dati e dei cavi telefonici .
Si , mi piace l'idea di parlare dell'impatto ambientale che queste strutture posso recare pero'
devo far attenzione a non orientare troppo la mia tesi su argomenti di attualita' e di progetti che verranno realizzati.
E' pur sempre una tesi di ingegneria e devo trattare argomenti che riguardano la tecnica e il principio di funzionamento dei vari dispositivi .
Saluti
Nella tesi che sto' scrivendo parlo del progetto SAPEI , Il collegamento SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana), e' del tipo HVDC.
Potrei approfondire il discorso su la differenza HVDC e HVDA e studiare il raddrizzatore, l'inverter e il cavo unipolare.
Si , nella tesi , vorrei parlare principalmente dei cavi di dati e dei cavi telefonici .
Si , mi piace l'idea di parlare dell'impatto ambientale che queste strutture posso recare pero'
devo far attenzione a non orientare troppo la mia tesi su argomenti di attualita' e di progetti che verranno realizzati.
E' pur sempre una tesi di ingegneria e devo trattare argomenti che riguardano la tecnica e il principio di funzionamento dei vari dispositivi .
Saluti
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Taras ha scritto:Si , nella tesi , vorrei parlare principalmente dei cavi di dati e dei cavi telefonici .
Salve

Provo a riportarti di seguito alcuni spunti di riflessione, dal punto di vista di un ingegnere che si è però occupato di cavi sottomarini di potenza più che di segnale.
Molto spesso ci sono sinergie tra infrastrutture, anche sottomarine, per la trasmissione di energia e di dati.
L'interazione tra energia e informazione non esiste soltanto a livello di principio fisico: le interazioni sono molto spesso fondamentali per le applicazioni ingegneristiche.
Ad esempio, molti cavi sottomarini di potenza integrano anche fibre ottiche per il trasferimento di dati. Molto spesso il transito di dati su queste fibre ottiche è funzionale anche al trasferimento di potenza attiva (teleprotezioni, controllo dei convertitori HVDC).
Ad esempio, il cavo sottomarino tra Italia e Malta, alla cui progettazione ho lavorato una decina di anni fa, già integrava due fasci di 36 fibre ottiche ciascuno in un cavo sottomarino in corrente alternata da 230 kV e 100 km di lunghezza.
La struttura del cavo è chiaramente visibile nella foto sottostante.
Anche in caso di collegamenti sottomarini HVDC, ci sono diversi esempi di cavi che integrano conduttori di potenza con fibre ottiche. Nella foto seguente, un esempio con il cavo Moyle, un collegamento HVDC da 250 kV tra Scozia ed Irlanda.
Anche la gestione di questi cavi vede la sinergia tra operatori di sistemi di potenza ed operatori di sistemi di trasmissione dati:
https://maltaprofile.info/article/enema ... ptic-cable
Inoltre, i cavi sottomarini in fibra ottica utilizzano, fino ad una certa lunghezza, possono utilizzare principi ottici (amplificazione Raman). Oltre questa lunghezza limite è necessario trasportare sul medesimo cavo anche l'energia sufficiente per alimentare degli amplificatori di tipo elettronico: si utilizzano in genere tensioni molto rilevanti, fino ad oltre 10 kV. Il cavo quindi deve prevedere anche un isolamento elettrico, per nulla trascurabile (vedi figura sotto).
Le interazioni sono molto spesso anche economiche: sono rimasto sorpreso nello scoprire che, in alcuni casi, il danno ad un cavo combinato di potenza e segnale ha degli impatti economici maggiori per la perdita della trasmissione dati che per quella di trasmissione di energia! Per assurdo, se si verifica un guasto al cavo che impatta la sola trasmissione di energia, diventa complicato gestire i fuori servizio per la riparazione, per via del fuori servizio necessario del sistema di trasmissione dati durante la riparazione.
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Informazioni preziosissime .
Finalmente riesco a vedere un po' di luce alla fine del tunnel.
Grazie a tutti.
Finalmente riesco a vedere un po' di luce alla fine del tunnel.
Grazie a tutti.
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