In questa analisi non si devono confondere i costi infrastrutturali con quelli gestionali. Il costo di quello che gli addetti chiamano "last mile", ovvero l'ultimo chilometro dalla centrale alla casa dell'utente è infrastruttura e non c'entra nulla con il costo della "banda larga"; è il costo di un chilometro (in media molto meno) di fibra ottica multimodale.
Certo. Comunque, per l'utente, la ricezione via antenna, terrestre o satellitare, è assolutamente a costo zero (a parte il costo una tantum per l'impianto).
La banda da satellite costa, in una zona già servita da dorsali in fibra, 1000 volte ciò che costa la trasmissione su mezzo fisico.
Hai ragione: per chi è "già" cablato la cosa è diversa. Quella parolina "già" non è cosa da poco.
Tuttavia preciso: non è tanto questione di zone già cablate oppure no.
E' questione di singolo utente già abbonato al cablaggio oppure no.
perché i costi del cablaggio sono in definitiva pagati dagli utenti che decidono di abbonarsi alla banda larga.
Infatti i costi del cablaggio sono proporzinali al numero degli utenti allacciati.
Si pagano tramite i costi di attivazione (poco) e tramite i costi fissi per restare allacciato (minimo minimo 150 euro all'anno).
Moltissimi utenti della tv "generalista" non hanno la banda larga. Non sanno cosa sia e non vogliono sobbarcarsene i costi per vedere la tv!
Ma la vogliono vedere la tv! Anche i canali nuovi, purchè siano "gratis".
La sciura Maria che sta in campagna, o il signor Pino che guarda sempre Forum.
Oppure molti usano sì la banda larga, ma saltuariamente, pagando a consumo.
Quindi, per chi è "già" a banda larga, la convenienza economica si sposta in una direzione, perché "già" ne sostiene i costi.
Ma per tutti gli altri è improponibile.
Questa affermazione è un po' ingenua: e chi pagherebbe allora i trasmettitori, i tralicci, i cavi, le antenne trasmittenti, gli affitti delle montagne da dove si trasmette, le migliaia di Megawattora per la potenza di trasmissione, gli elicotteri per raggiungere i siti di trasmissione e i tecnici specializzati che si arrampicano sui tralicci a tremila metri di quota il 25 di dicembre? Secondo me pagheranno gli utenti, ma forse mi sbaglio e andrà tutto in conto ai marziani...
Ma questi soldi vanno spesi "comunque". Una emittente televisiva "generalista" li deve comunque cacciare fuori (almeno il satellite, se no diventa una tv per pochissimi!). La trasmissione terrestre (e/o satellitare) dei principali programmi tv va effettuata lo stesso. A meno che tu ipotizzi nel mondo la totale sospensione di questi canali trasmissivi, ove tutti, dico tutti, gli utenti (compresi quelli nei paesini sperduti), sono allacciati alla banda larga sostenendone i costi. E francamente mi pare un panorama un po' fantascientifico.
La trasmissione terrestre ha un vantaggio. I suoi costi sono legati all'area coperta. Ma una volta coperta può servire un numero qualunque di utenti senza alcun costo aggiuntivo, né per l'emittente né per l'utente. Quella satellitare, in un colpo solo, copre continenti interi. Se si fanno sfruttare bene il costo specifico per utente allacciato può essere irrisorio (e comunque nullo per l'utente). Per questo sono sistemi adatti al simulcast.
Per la fibra ottica non è così.... Se l'utente ha "già" internet a banda larga, ok, si può fare, ma se no....