Buongiorno a tutti,
in un'officina meccanica con cabina elettrica sistema TN-S, sono presenti alcune prese quadripolari alimentate da un convertitore stella-triangolo che converte la tensione a 72V e frequenza 200 Hz.
Il convertitore è protetto a monte da magnetotermico differenziale regolabile e a valle da un magnetotermico che poi alimenta le prese sopra indicate; le prese sono protette singolarmente da fusibili.
Il tecnico precedente aveva indicato di mettere a terra francamente il secondario di quello che lui chiama autotrasformatore, in modo da creare un sistema TN e poi concludeva cosi:
"Essendoci una tensione di esercizio sul secondario dell’autotrasformatore di 72V c.a. non possono essere installati dei singoli differenziali di tipo modulare per ogni utenza perché non idonei per questa tensione di esercizio, in tale conseguenza la protezione di ogni utenza terminale è demandata all’interruttore generale installato a protezione del primario dell’autotrasformatore, tale condizione è accettata dalla norma CEI 64.8."
Secondo voi è una soluzione a norma?
Prese quadripolari 72 V 200 Hz
Moderatori: Mike, sebago, MASSIMO-G, lillo
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Bisognerebbe capre meglio com'è fatto il convertitore, il "secondario" è isolato galvanicamente dal "primario"?
uso le virgolette perché non so come è realizzato
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SediciAmpere
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Iniziamo con il dire che la frequenza di 200 Hz è meno pericolosa della 50Hz, ma la 64-8 non fa distinzioni.
Dovrebbe essere un convertitore rotante, quindi ci dovrebbe essere isolamento tra il primario e il secondario.
Metterei un punto a terra del secondario, solo per un guasto tra primario e secondario.
Per la protezione dei circuiti secondari devi verificare la funzionalità degli interruttori a 200 Hz.
La messa a terra dei circuiti secondari la farei con conduttori piatti.
Dovrebbe essere un convertitore rotante, quindi ci dovrebbe essere isolamento tra il primario e il secondario.
Metterei un punto a terra del secondario, solo per un guasto tra primario e secondario.
Per la protezione dei circuiti secondari devi verificare la funzionalità degli interruttori a 200 Hz.
La messa a terra dei circuiti secondari la farei con conduttori piatti.
Altrove. .Volutamente Anonimo
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NSE ha scritto:La messa a terra dei circuiti secondari la farei con conduttori piatti.
Solo per curiosità, cosa intenti per conduttori piatti?
Hai un codice di prodotto?
Cosa cambia rispetto a conduttori con sezione circolare?
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andreandrea
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andreandrea ha scritto:NSE ha scritto:La messa a terra dei circuiti secondari la farei con conduttori piatti.
Solo per curiosità, cosa intenti per conduttori piatti?
Hai un codice di prodotto?
Cosa cambia rispetto a conduttori con sezione circolare?
Se in un sistema TN vuoi garantire la protezione contro i contatti indiretti attraverso l'interruzione automatica del circuito, devi garantire Zs*Ia < = U0.
A 200 Hz i cavi "tondi" hanno una reattanza più elevata rispetto ai cavi piatti (effetto pelle).
Per ridurre la Zs è meglio utilizzare (per la messa a terra) le bandelle piatte che si usano per cablare i quadri, o le bandelle di rame nudo oppure fai il calcolo e aumenti la sezione del PE.
Insomma, l'impianto va calcolato tenendo conto i 200 Hz e tenendo conto che non credo ci siano dispositivi per effettuare il test.
Altrove. .Volutamente Anonimo
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boobie80,
non ho mai visto un convertitore rotante di questo tipo che non abbia l'isolamento galvanico tra gli avvolgimenti del motore e quelli del generatore. Questo poi ha un solo centro stella, quindi i due avvolgimenti non sono certamente collegati tra di loro. Semmai, data la vetustà, controlla bene che gli avvolgimenti non abbiano perso l'isolamento.
Ciao
Mario
non ho mai visto un convertitore rotante di questo tipo che non abbia l'isolamento galvanico tra gli avvolgimenti del motore e quelli del generatore. Questo poi ha un solo centro stella, quindi i due avvolgimenti non sono certamente collegati tra di loro. Semmai, data la vetustà, controlla bene che gli avvolgimenti non abbiano perso l'isolamento.
Ciao
Mario
Mario Maggi
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https://www.axu.it , inverter speciali, convertitori DC/DC, soluzioni originali per la qualità dell'energia
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mario_maggi
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boobie80 ha scritto: "Essendoci una tensione di esercizio sul secondario dell’autotrasformatore di 72V c.a. non possono essere installati dei singoli differenziali [...] in tale conseguenza la protezione di ogni utenza terminale è demandata all’interruttore generale installato a protezione del primario dell’autotrasformatore, tale condizione è accettata dalla norma CEI 64.8."
Secondo voi è una soluzione a norma?
Se sono isolati galvanicamente, secondo me non è accettabile: se i due circuiti sono disaccoppiati, il differenziale a monte non ha modo di rilevare una corrente di guasto sul secondario.
Sempre secondo me (aspettiamo altri pareri) le uniche soluzioni sono:
1) Trovare un differenziale adatto a questi valori (negli aeroporti c'è la distribuzione 120V-400Hz, forse qualche produttore ha un modello con tolleranze molto ampie che può comprendere anche 72V-200Hz) e connettere a terra una delle tre fasi (creare un sistema TN-S)
2) Mantenere l'isolamento da terra (sistema IT) e aggiungere un controllore di isolamento, se l'impianto di distribuzione a 72V non è molto esteso
In ogni caso ci vuole una protezione da cortocircuito e sovraccarico, es. fusibili
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SediciAmpere
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Per curiosità, in codesta officina ci sono le prese industriali verdi ?
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SediciAmpere
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