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Rischio esplosione e contemporaneità delle SE di secondo gra

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[1] Rischio esplosione e contemporaneità delle SE di secondo gra

Messaggioda Foto UtenteFranco140751 » 28 lug 2024, 12:04

Mi sto occupando della valutazione del rischio esplosione in una azienda manifatturiera in cui ho la seguente situazione:
- Unico ambiente di lavoro (praticamente openspace) di circa 1800 m2 con circa 35 postazioni di lavoro a banco.
- All’interno di questo ambiente ho una rete di distribuzione di gas metano ai posti di lavoro in tubazione metallica saldata, con una molteplicità di SE tutte di secondo grado (tutte giunzioni filettate su dispositivi di intercettazione manuale, riduttori di pressione, valvole di non ritorno della fiamma). La pressione del metano in rete è bassa (0,04 bar).
- Nella verifica della condizione Xb≤Xcrit avevo pensato di considerare tutte le SE di secondo grado, introducendo un fattore di contemporaneità.
- Però leggendo l’esempio 5 della CEI EN 60079-10-1 (Insieme di tubazioni di processo al chiuso, che trasportano gas infiammabile) vedo che le emissioni di secondo grado vengono conteggiate una sola volta, facendo riferimento alla più gravosa.
- La spiegazione è riportata nel par. B.4 (Sommatoria delle emissioni) secondo cui, poiché è improbabile che più di una SE di 2° grado emetta contemporaneamente, nel valutare la Xb è ammesso considerare l’emissione di una sola SE, la più gravosa.
- Per quanto riguarda la ventilazione l’ambiente openspace non ha aperture di ventilazione naturale direttamente sull’esterno ma è aerato unicamente con un sistema di ventilazione meccanica (generosamente sovradimensionato). Per poter contare su una disponibilità BUONA avrei pensato ad un sistema di monitoraggio ottico/acustico che segnali avaria/malfunzionamento della ventilazione e ad una procedura per sospendere tutte le lavorazioni quando scatta l’allarme. Se non c’è ventilazione le lavorazioni non possono iniziare, quando si lavora la ventilazione ci deve essere sempre.

Mi piacerebbe conoscere il vostro parere sia sulla semplificazione di considerare solo una SE di secondo grado, sia sulla soluzione da me ipotizzata per la disponibilità della ventilazione.
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[2] Re: Rischio esplosione e contemporaneità delle SE di secondo

Messaggioda Foto UtenteMike » 29 lug 2024, 17:25

Franco140751 ha scritto:Mi piacerebbe conoscere il vostro parere sia sulla semplificazione di considerare solo una SE di secondo grado, sia sulla soluzione da me ipotizzata per la disponibilità della ventilazione.


Fin dalla prima versione della norma di tutte le emissioni di 2° grado si prende quella più gravosa a rappresentazione di tutte le altre. Da valutare le perdite strutturali; da prendere in considerazione in funzione del tipo di manutenzione e controllo. Il sistema di controllo ventilazione meccanica la farei con un flussostato che attiva l'erogazione del metano (valvola esterna) quando è avviato a pieno regime e la stacca quando è in fase di spegnimento (temporizzato). In caso di riduzione dell'areazione, stacca l'elettrovalvola e segnala l'anomalia.
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[3] Re: Rischio esplosione e contemporaneità delle SE di secondo

Messaggioda Foto UtenteFranco140751 » 29 lug 2024, 17:55

@mike
grazie per la tua pronta risposta, debbo dire che un po' ci speravo.. :-)
Per quanto riguarda le perdite strutturali ho trovato in letteratura un valore di perdita di 1 millilitro/ora per giunzioni filettate, valore che mi fa stare tranquillo.
Per quanto riguarda l'interblocco tra ventilazione ed erogazione metano realizzato con flussostato, ho contro il responsabile della manutenzione e tutti i manutentori, che detestano i flussostati per via delle corse che gli fanno fare.
Per questo ho pensato al monitoraggio ottico/acustico + procedura.
E' lo stesso sistema che altre volte ho usato per avere disponibilità Buona del sistema di aspirazione centralizzata nelle falegnamerie, dove i flussostati non li uso (le polveri li sporcano e li bloccano, a meno di adeguata manutenzione periodica, e mi è capitato di trovarli fissati in posizione di chiuso con una fascetta).
Lo consideri una eccessiva assunzione di responsabilità optare per la procedura+allarme in luogo dell'interblocco meccanico-elettrico?
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[4] Re: Rischio esplosione e contemporaneità delle SE di secondo

Messaggioda Foto UtenteMike » 29 lug 2024, 18:16

Franco140751 ha scritto:@mike
grazie per la tua pronta risposta, debbo dire che un po' ci speravo.. :-)
Per quanto riguarda le perdite strutturali ho trovato in letteratura un valore di perdita di 1 millilitro/ora per giunzioni filettate, valore che mi fa stare tranquillo.


Sì, infatti, normalmente si trascurano sempre.
Franco140751 ha scritto:Per quanto riguarda l'interblocco tra ventilazione ed erogazione metano realizzato con flussostato, ho contro il responsabile della manutenzione e tutti i manutentori, che detestano i flussostati per via delle corse che gli fanno fare.


Si possono usare pressostati differenziali al posto dei flussostati.
Franco140751 ha scritto:Per questo ho pensato al monitoraggio ottico/acustico + procedura.
E' lo stesso sistema che altre volte ho usato per avere disponibilità Buona del sistema di aspirazione centralizzata nelle falegnamerie, dove i flussostati non li uso (le polveri li sporcano e li bloccano, a meno di adeguata manutenzione periodica, e mi è capitato di trovarli fissati in posizione di chiuso con una fascetta).
Lo consideri una eccessiva assunzione di responsabilità optare per la procedura+allarme in luogo dell'interblocco meccanico-elettrico?


L'allarme ottico/acustico e relativa procedura può andare bene. In ogni caso, il tecnico incaricato è un consulente, valuta dei rischi e propone delle soluzioni. Il committente/DdL si assume l'onere della scelta del tipo di soluzione utilizzare in funzione della propria organizzazione, personale per la manutenzione, ecc. Piuttosto di un flussostato bypassato, meglio un allarme, almeno che non venga bypassato anche quello; solo con la pratica di utilizzo nel tempo si può valutare se la soluzione funziona o meno, per questo è necessario che il RSPP controlli periodicamente e si confronti con il personale addetto.
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[5] Re: Rischio esplosione e contemporaneità delle SE di secondo

Messaggioda Foto UtenteFranco140751 » 29 lug 2024, 18:30

Grazie Mike,
concordo pienamente. Il ruolo dell'RSPP è centrale, occorre statura professionale e carattere per svolgerlo come si deve (avviene raramente). In questo caso sono il consulente esterno incaricato di effettuare la valutazione del rischio esplosione. L'RSPP, interno all'azienda, mi sembra un'anima in pena, preso tra l'incudine e il martello.
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