Induzione in continua
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Salve a tutti, avrei una richiesta per i più esperti. Un trasformatore in alternata sinusoidale non aumenta il campo magnetico all'aumentare della corrente ( quando passiamo dal secondario scollegato al secondario sotto carico). Vorrei capire allora se noi colleghiamo un carico ,che farà abbassare l'induttanza, e alimentiamo in continua ,mettendoci meno tempo per arrivare a quel tot di ampere e non potendo aumentare più la corrente per la resistenza dell'avvolgimento, cosa succede sul secondario? Avremo un onda che arriva al massimo nel tempo che il primario arriva a quel tot di corrente? Oppure durerà di più?
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Salve a tutti.
Non sono espertissimo di trasformatori dal punto di vista matematico, ma diciamo che lavoro da 35 anni presso ditte che li producono, quindi conosco le formule di base per il loro calcolo.
Purtroppo non ho capito la domanda quindi non ti so rispondere.
Vediamo se qualcuno ha capito altrimenti dovrai riformulare la domanda con parole più semplici.
Saluti a tutti da Alberto
Non sono espertissimo di trasformatori dal punto di vista matematico, ma diciamo che lavoro da 35 anni presso ditte che li producono, quindi conosco le formule di base per il loro calcolo.
Purtroppo non ho capito la domanda quindi non ti so rispondere.
Vediamo se qualcuno ha capito altrimenti dovrai riformulare la domanda con parole più semplici.
Saluti a tutti da Alberto
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Avremo un onda che arriva al massimo nel tempo che il primario arriva a quel tot di corrente? Oppure durerà di più?
La domanda è poco chiara.
La risposta potrebbe essere: la tensione è costante nel tempo e dura fino a quando il primario arriva a quel tot di corrente.
La saturazione di un piccolo trasformatore era utilizzato in certi oscillatori mi pare "oscillatore bloccato", era un circuito adoperato nei vecchi televisori a valvole mi pare nel sincronismo di riga.
Inoltre cerca nel web " ladro di joule" :
Per esempio.
https://www.electroyou.it/posta10100/wi ... o-di-joule

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Quello che chiedo è : in corrente continua a secondario scollegato il primario impiegare un tot di tempo per arrivare alla corrente stazionaria. A secondario in corto circuito il tempo per far arrivare il primario alla corrente stazionaria diminuisce? Credo di sì, e se è sì cosa vedremo sul secondario?
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jonny90 ha scritto:Quello che chiedo è : in corrente continua a secondario scollegato il primario impiegare un tot di tempo per arrivare alla corrente stazionaria.
drGremi ha scritto:La condizione che poni non è in continua.
Concordo con quanto dice

L'esempio più classico è la bobina d'induzione che nei vecchi autoveicoli invia alle candele una tensione sufficiente a far scoccare la scintilla.
Il primario della bobina viene alimentato con corrente continua, solo che tale corrente viene continuamente interrotta dalle "puntine", e in fase d'interruzione (agevolata da apposito condensatore) viene generata sul secondario della bobina una tensione:
- proporzionale all'intensità della corrente interrotta;
- inversamente proporzionale al tempo in cui avviene tale variazione di corrente;
- dipendente dal rapporto spire dell'avvolgimento sul primario rispetto al secondario.
Se le puntine rimangono incollate (a volte succede) non avviene alcuna interruzione nel circuito di alimentazione del primario della bobina, per cui solo in questo caso si può parlare di corrente continua, che in questo caso non farebbe altro che surriscaldare l'avvolgimento del primario, senza alcun effetto sull'avvolgimento secondario. Ricordo che per tali veicoli si raccomandava di non tenere accesso a lungo il quadro d'accensione senza effettuare l'avviamento, in quanto si rischiava di surriscaldare la bobina se in quel momento il contatto (determinato dalle puntine) era chiuso.
Big fan of ⋮ƎlectroYou
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drGremi ha scritto:La condizione che poni non è in continua. In continua il primario è un corto circuito a prescindere dal valore dell'induttanza.
Si in corto circuito, ma il tempo che la corrente arriva a quella stazionaria non sarà mai nullo poiché avremo sempre un induttanza un una bobina che dopo un lasso di tempo non avrà più nessuna funzione se siamo in continua. Io chiedo se abbiamo, come dice Franco012 il caso delle bobine per auto che funzionano in continua e inducono corrente al secondario quando vengono interrotte o azionate , differenza di tempo nel raggiungere la corrente stazionaria e non avere più nessuna corrente al secondario. Quindi se io ho una bobina che impiegherà 1 secondo a caricarsi con secondario scollegato impiegherà meno tempo con secondario in corto circuito? Per semplificare ancora ,se alla stessa bobina applico al secondario un dato carico(supponiamo 3 ohm) e la alimento in continua il transitorio durerà per dire 3 secondi, se invece al secondario il carico lo metto di 1 ohm durerà 1 secondo. Al secondario cosa succede? Avrò un onda che durerà 3 secondi nel primo caso e 1 nel secondo?
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Salve a tutti.
Questa volta mi sembra di aver capito la domanda.
In pratica chiedi:
Applicando una tesione continua a gradino al primario di un trasformatore, come varia la sua risposta tra la condizione di secondario aperto e quella di secondario in cortocircuito?
Con secondario aperto il primario si comporta come una induttanza, quindi si carica con una certa costante di tempo dovuta al valore di induttanza ed alla somma delle resistenze presenti nel circuito, quindi la R_DC dell'avvolgimento + la resistenza interna del generatore di tensione continua.
Con secondario in corto si comporta sempre come una induttanza ma di valore molto più basso, in pratica del valore dell'induttanza dispersa che è insita in tutti i trasformatori, quindi una costante di tempo brevissima.
Saluti a tutti da Alberto
Questa volta mi sembra di aver capito la domanda.
In pratica chiedi:
Applicando una tesione continua a gradino al primario di un trasformatore, come varia la sua risposta tra la condizione di secondario aperto e quella di secondario in cortocircuito?
Con secondario aperto il primario si comporta come una induttanza, quindi si carica con una certa costante di tempo dovuta al valore di induttanza ed alla somma delle resistenze presenti nel circuito, quindi la R_DC dell'avvolgimento + la resistenza interna del generatore di tensione continua.
Con secondario in corto si comporta sempre come una induttanza ma di valore molto più basso, in pratica del valore dell'induttanza dispersa che è insita in tutti i trasformatori, quindi una costante di tempo brevissima.
Saluti a tutti da Alberto
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AlberManR ha scritto:Salve a tutti.
Questa volta mi sembra di aver capito la domanda.
In pratica chiedi:
Applicando una tesione continua a gradino al primario di un trasformatore, come varia la sua risposta tra la condizione di secondario aperto e quella di secondario in cortocircuito?
Con secondario aperto il primario si comporta come una induttanza, quindi si carica con una certa costante di tempo dovuta al valore di induttanza ed alla somma delle resistenze presenti nel circuito, quindi la R_DC dell'avvolgimento + la resistenza interna del generatore di tensione continua.
Con secondario in corto si comporta sempre come una induttanza ma di valore molto più basso, in pratica del valore dell'induttanza dispersa che è insita in tutti i trasformatori, quindi una costante di tempo brevissima.
Saluti a tutti da Alberto
Quasi centro caro Alberto! Io chiedevo però al secondario cosa succede, il tempo della corrente indotta è uguale sia al secondario che al primario?
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Salve a tutti.
La corrente che scorre al secondario quando è in cortocircuito, sempre applicando al primario il gradino di tensione continua, dovrebbe essere un impulso di valore molto elevato che si esaurisce molto rapidamente.
Non ho mai fatto studi su come si comporta un trasformatore in queste condizioni quindi non so quale siano le formule che si applicano, comunque nel momento del transiente dovuto al gradino applicato al primario, si induce una tensione sul secondario che dovrebbe dipendere dal rapporto di trasformazione ed essendo in cortocircuito il valore della corrente dipende dalla R_DC del secondario più quella del primario riportata al secondario (non ricordo la formula).
Esaurito il transiente nel secondario non scorrerà più nessuna corrente.
Saluti a tutti da Alberto
La corrente che scorre al secondario quando è in cortocircuito, sempre applicando al primario il gradino di tensione continua, dovrebbe essere un impulso di valore molto elevato che si esaurisce molto rapidamente.
Non ho mai fatto studi su come si comporta un trasformatore in queste condizioni quindi non so quale siano le formule che si applicano, comunque nel momento del transiente dovuto al gradino applicato al primario, si induce una tensione sul secondario che dovrebbe dipendere dal rapporto di trasformazione ed essendo in cortocircuito il valore della corrente dipende dalla R_DC del secondario più quella del primario riportata al secondario (non ricordo la formula).
Esaurito il transiente nel secondario non scorrerà più nessuna corrente.
Saluti a tutti da Alberto
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