Pagina 1 di 4

La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 0:35
da setteali
Alimentando un trasformatore in maniera diversa, si ha una perdita sul suo rendimento?
Dati del trasformatore:

-Primario 230 e 400 VAC
-Secondario 115 0 115 VAC
- 230 VA

Lasciando così le cose, tutto regolare, ma invece se lo alimento dalla presa dei 400 V, perché a me servono 65 0 65 V che in questo caso li avrei, il calcolo del rapporto spire su quel pacco dovrebbe risultare sbagliato?

Il rapporto spire primario/secondario dovrebbe tornare, anche perché la tensione in uscita è giusta, ci sono 65 0 65 V.
Ma non mi torna la potenza del pacco.
perché nel primo caso, alimentato regolarmente, avendo 230VA su 115 0 115 V posso avere al massimo 1 A .
Invece nel secondo caso, alimentato su 400 V, ho sempre lo stesso filo che mi da 1A e quindi ho una potenza massima di 130 VA.

Perciò il pacco da 230 VA mi risulta sovradimensionato per il risultato che ho.

Ma in questa occasione anche il calcolo del rapporto spire è diverso?

Mi voglio dare una risposta da me, senza presunzione che sia esatta, per questo ho chiesto, l'utilizzo di questo trasformatore in queste condizioni è sbagliato!

Spiegazione di questa domanda :
Mi hanno portato da riparare un amplificatore audio autocostruito con un trasformatore bruciato, senza entare a descrivere i particolari, dico, che monta 20 doppi triodi (tutti in parallelo) da circa 130 mA di placca e 2,5 A di filamento. Usando 3 trasformatori, 2 per l'anodica,è stereo, ed uno per i filamenti, sempre con lo stesso criterio, di alimentarli a 230V sulla presa di 400 V, mi par di capire come mai si è bruciato il trasformatore di una anodica. Il t5rasformatore dei filamenti invece è unico, ed è un trasformatore da 630 VA, ma usandolo in questa maniera, diventano 315 VA che per l'appunto sono precisi precisi alimentando 20 valvole da 2,5A a 6,3V .
E' un amplificatore in classe A emitter-follower cathode-follower senza trasformatore di uscita, ma OCL, con condensatore.
Mi permetto anche di dire con cablaggio da cani.

O_/

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 8:26
da standardoil
Aspetta che non è chiaro
20 doppi diodi fa 40 triodi o hai già contato i singoli elementi?

Stereo significa che hai 2 unità uguali e quindi un trasformatore anodico deve alimentare solo 10 triodi? (Singoli)

Spiega bene questi dettagli che è meglio
esplicita bene correnti e tensioni per singola unità


Comunque (molto a spanne, ma buono per la prima approssimazione) il rapporto spire non cambia con le tensioni, quindi il trasformatore sottoalimentato è meno sollecitato, non di più
Rimane fissa la massima corrente, che corrisponde al filo, non al rapporto spire
Anche la potenza, che dipende dal ferro, non cambia, ma non puoi svilupparla perché il rame non ti basta

Secondo me se uno dei due trasformatori dell'anodica è bruciato c'è altro da vedere: guasti e sovracorrenti sulle finali e/o era difettato
Anche il tipo di raddrizzatore e i condensatori di filtro hanno la loro importanza
Che raddrizzatore hai?

PS
Emitter follower si fa coi transistor
Coi triodi è inseguitore catodico

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 8:45
da lelerelele
setteali ha scritto:Alimentando un trasformatore in maniera diversa, si ha una perdita sul suo rendimento?

Per avere le maggiori perdite a livello magnetico devi avere sovralimentato il nucleo, in questo caso dovrebbero essere addirittura minori, (probabilmente saranno uguali.)
Se mantieni i parametri massimi e quindi la corrente secondaria, avrai una minore potenza di uscita, ed una uguale perdita di potenza per caduta sugli avvolgimenti.
Tornado alla tua domanda, visto che il rendimento è il rapporto tra potenza persa e potenza resa, a livello matematico direi di sì, il rendimento cala.

Saluti.

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 9:41
da MarcoD

confermo, dimezzando la tensione di alimentazione a pari corrente in uscita, si dimezza la potenza; si dimezzano le perdite nel rame al primario, il rendimento perdite/potenza rimane constante.

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 10:03
da standardoil
Inoltre si riducono le perdite per isteresi e correnti di focault nel ferro

Il rendimento sale

Ma secondo me lo Op cercava non il rendimento, ma la "resa" intesa come potenza resa in uscita

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 10:13
da setteali
Si è esatto.
Stavo rispondendoTi al tuo post precedente, ma nel ricopiare la risposta, ho perso il messaggio. Lo rifaccio.
Per ora Vi ringrazio tutti.

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 10:30
da setteali
Foto UtenteMarcoD , credo che ci sia un errore nel disegno, io non riesco a correggerlo perché non me lo trasferisce per intero.
Nello schema in basso, hai lasciato scritto 115 V che però alimentando a 400V diventerebbero 57,5 V, la potenza che hai scritto in effetti ha considerato 57,5 +57,5.
Ma prima di correggerlo, controlla che non mi sbagli io.
O_/

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 11:01
da standardoil
Comunque secondo me alimentato a 230 sull'ingresso a 400 v da sui due secondari circa 66+66
Non 57+57

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 11:09
da MarcoD
Comunque secondo me alimentato a 230 sull'ingresso a 400 v da sui due secondari circa 66+66 Non 57+57
Hai ragione.

Approfitto per distinguere fra:
(potenza ) resa (erogata) trasformatore
potenza persa (va in calore)
rendimento (potenza erogata/(potenza erogata + potenza persa) ?

Per potenza erogata consideriamo quella attiva W o quella totale VA ? (per fortuna dovrebbero essere prossime fra loro).

Non sono certo che le perdite nel traferro per isteresi e correnti parassite si riducano a pari corrente nel secondario.

Re: La resa di un trasformatore

MessaggioInviato: 18 ago 2024, 11:56
da standardoil
In effetti nemmeno io
Ma così ricordo

Però adesso servono le info che ho chiesto