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Icc erogata da un gruppo elettrogeno

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[21] Re: Icc erogata da un gruppo elettrogeno

Messaggioda Foto Utenteadmin » 27 mar 2011, 16:20

Zaga ha scritto:[..]il max valore rappresentato dalla curva blu dovrebbe essere pari al valore di primo piccco Ip=2*radq(2)*I"k1 della corrente di cortocircuito, dato appunto dalla somma della componente alternata e quella unidirezionale. Se applico la formula, essendo la I"k1=20,6 kA, ottengo un valore di picco pari a 58kA, mentre sul grafico questo valore è circa 29 volte la In, ovvero 42kA.
Non dovrebbero coincidere questi due valori?


No. Il valore di primo picco effettivo è inferiore al doppio del valore massimo della componente alternata subtransitoria. Quindi di sicuro
I_p < 2 \sqrt{2} I_k ^\prime ^\prime
Eseguire il calcolo analiticamente non è per facile perché il valore dell'induttanza non è costante, quindi varia la costante di tempo con cui si smorza la componente continua e si attenua la componente alternata. I grafici forniscono i valori reali. Quindi 42 kA è il picco effettivo. A favore della sicurezza si considera il valore massimo teorico, quindi 58 kA.
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[22] Re: Icc erogata da un gruppo elettrogeno

Messaggioda Foto UtenteZaga » 28 mar 2011, 9:47

admin ha scritto:No. Il valore di primo picco effettivo è inferiore al doppio del valore massimo della componente alternata subtransitoria. Quindi di sicuro
I_p < 2 \sqrt{2} I_k ^\prime ^\prime
Eseguire il calcolo analiticamente non è per facile perché il valore dell'induttanza non è costante, quindi varia la costante di tempo con cui si smorza la componente continua e si attenua la componente alternata. I grafici forniscono i valori reali. Quindi 42 kA è il picco effettivo. A favore della sicurezza si considera il valore massimo teorico, quindi 58 kA.


Ma, è un caso che dividendo quei 58kA per la radice quadrata di due ottengo proprio 42kA, oppure è un dato di fatto?

Inoltre, il consiglio che viene dato è quello per cui l'interruttore debba avere un potere di chiusura Icm almeno uguale al valore massimo teorico (58kA), ovvero il doppio del valore massimo della componente alternata subtransitoria (2,82*20,6kA).
Essendo però la Icc=20,6kA, pensavo di scegliere un interruttore con potere d'interruzione di 25kA;stando alle normative però, a un interruttore con potere d'interruzione compreso tra 20 e 50 kA viene associato un potere di chiusura (Icm) pari a 2,1*Icu, a cui, nel mio caso, corrisponderebbe una Icm=2,1*25=52,5kA<58kA.
Questo mi dovrebbe far capire che la scelta di un 25kA non è corretta ma serve un 50kA.
E' corretto quello che dico, oppure posso far riferimento al picco effettivo di 42kA e mantenere un potere d'interruzione di 25kA?
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[23] Re: Icc erogata da un gruppo elettrogeno

Messaggioda Foto Utenteadmin » 29 mar 2011, 23:16

58 kA è il picco massimo che potrebbe verificarsi teoricamente. Se non si sa nulla si fa riferimento a quel valore per il potere di chiusura. Ma se il costruttore ci assicura che il primo picco è di 42 kA si fa riferimento a quel valore. I grafici, in base a quanto ti hanno riferito, danno questo valore. Quindi un Icn=25 kA con Icm=52,5 kA va bene per quel gruppo, ma, se proprio non ti senti sicuro fattelo dire espressamente da costruttore. Il costruttore deve essere in grado di fornire le necessarie istruzioni per installare e tarare correttamente l'interruttore di macchina.
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[24] Re: Icc erogata da un gruppo elettrogeno

Messaggioda Foto UtenteZaga » 31 mar 2011, 14:55

Ok.
Grazie per avermi chiarito i vari dubbi.
Ciao
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[25] Re: Icc erogata da un gruppo elettrogeno

Messaggioda Foto Utentearabino1983 » 27 feb 2023, 1:27

admin ha scritto:Perché, per definizione, il potere di interruzione di un interruttore è il valore efficace della corrente di cortocircuito che si stabilisce a regime nel punto di installazione, qualunque sia l'asimmetria iniziale, che l'interruttore è in grado di interrompere.
Il valore di picco massimo della corrente presunta di cortocircuito, che tiene conto anche della componente unidirezionale, quindi dell'asimmetria iniziale, definisce invece il potere di chiusura dell'interruttore.

Riprendo un attimo questo post. Avevo già letto l’articolo di Admin e anche un altro articolo che adesso non ritrovo, in cui venivano espresse le correnti di cotto massime dei g.e. Calcolate in funzione dei dati caratteristici di reattanza ecc… i costruttori però indicano poi di prendere in considerazione per la corrente di corto, una corrente molto più bassa cioè 4 volte la In quindi prendendo l’esempio di un 1300 kVA con 1800A di In si andrebbe a 7.5 kA , anziché più di 20kA, questo è importante per il calcolo della corrente di corto a fine linea.
Quindi che corrente prendiamo in considerazione?
Grazie
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