Consideriamo le condizioni di regime stazionario o quasi-stazionario implicitamente ammesse in tutti gli esempi di questo 3D e la definizione data in
[32].
Uno strumento ideale, detto voltmetro, e' in grado di misurare una grandezza fisica scalare e algebrica detta
tensione.
La tensione e' una grandezza fisica direttamente correlata alle forze che possono agire sulle cariche elettriche.
L'evidenza sperimentale ottenuta tramite il voltmetro e le equazioni di Maxwell, ci permettono di affermare che la tensione dipende solo dagli estremi AB considerati, cioe' il lavoro compiuto da una sorgente per spostare una carica elettrica elementare in un campo elettrico fra due punti lungo una generica traiettoria e' un
differenziale esatto. La tensione dipende solo dagli estremi di integrazioni AB, quindi non dipende dal percorso orientato realizzato dai cordoni dello strumento.
In altre parole, la tensione e' una
differenza di potenziale (relativi alle due superfici di livello passanti per i nodi A e B).
La tensione si misura in
volt (simbolo: V).
A livello operativo, ma non solo, questa spiegazione dovrebbe essere sufficiente. Con qualche integrale e
segni meno potremmo dire qualcosa in piu'.
Se volessimo trattare il problema dal punto di vista della
teoria delle reti, cioe' dal punto di vista assiomatico, potremmo introdurre la seguente
definizione.
Definizione (tensione).
E' una variabile reale

, in generale dipendente dal tempo

.
Essa e' associata ad una coppia qualsiasi di nodi appartenenti ad un circuito elettrico in accordo alle convenzioni date (riferimenti).
Nel sistema SI l'unita' di misura della tensione e' il
volt, il cui simbolo e' V.
Non deve essere confusa con una forza.
Agli albori, a partire da Volta, si pensava alla
forza che spingeva fuori le cariche elettriche. Questo concetto e' rimasto vivo per molto tempo, nonostante si facesse la differenza fra tensione, f.e.m. e d.d.p.
Se non erro solo con Heaviside si ebbe una prima formulazione rigorosa del problema.
Come dire, ancora una volta la filosofia della natura insinua i dubbi e mette in luce nuove necessita' e spinge i matematici a creare le nuove formulazioni di supporto.