So bene che è una domanda da principianti e che la matematica è una scienza perfetta, per cui 9 non è uguale a 10, ma voglio togliermi il dubbio.
Ho due condensatori, da 470 uF e 100 uF, con una tensione di lavoro massima di 10 volt e vorrei sapere se è sicuro usarli in un circuito alimentato a 9 volt. Vorrei usarli perché hanno delle dimensioni ridotte e lo spazio sulla basetta è risicato.
Condensatori da 10 volt in un circuito alimentato a 9 volt
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Sarebbero un po al limite e dovresti essere assolutamente sicuro che non superi mai i 9V ... se puoi meglio montarne da 12, o ancora meglio da 16.
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
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Etemenanki
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9V stabilizzati o non stabilizzati?
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SediciAmpere
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Siccome nel circuito c'è anche un amplificatore audio, è sicuro usare uno dei due come condensatore di uscita? Sempre per la questione della bassa tensione di lavoro.
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Dovrebbero funzionare a 9 V, visto che 9 è minore di 10 , e che il progetto del condensatore dovrebbe avere un margine del +20%.
Al peggio hanno perdite elevate, scaricano la batteria, nel tempo scaldano, si gonfiano, perdono di capacità, oppure esplodono e riempiono i circuiti vicini di "bagna" o innescano un incendio.
Provali, alimentali a +12 V con un resistore da 1000 ohm in serie per un giorno, poi misura la tensione ai capi.
Meglio: misura con un multimetro, con portata 200 mV fondo scala, la tensione ai capi della resistenza da 1000 ohm, se per esempio leggi 50 mV, la corrente di perdita è 50 uA.
E stima la capacità vedendo se staccati tengono la tensione per qualche secondo/minuto (magari, misura in quanti secondi la tensione ai capi si dimezza).
Facci poi sapere i risultati.
Al peggio hanno perdite elevate, scaricano la batteria, nel tempo scaldano, si gonfiano, perdono di capacità, oppure esplodono e riempiono i circuiti vicini di "bagna" o innescano un incendio.

Provali, alimentali a +12 V con un resistore da 1000 ohm in serie per un giorno, poi misura la tensione ai capi.
Meglio: misura con un multimetro, con portata 200 mV fondo scala, la tensione ai capi della resistenza da 1000 ohm, se per esempio leggi 50 mV, la corrente di perdita è 50 uA.
E stima la capacità vedendo se staccati tengono la tensione per qualche secondo/minuto (magari, misura in quanti secondi la tensione ai capi si dimezza).
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Per il condensatore d"uscita non c'è problema
Per il condensatore tampone dal punto di vista della tensione non ci sono grandi problemi, forse, una durata nel tempo limitata a quella nominale ,con la temperatura ambiente almeno hai un margine ampio?
Per il condensatore tampone dal punto di vista della tensione non ci sono grandi problemi, forse, una durata nel tempo limitata a quella nominale ,con la temperatura ambiente almeno hai un margine ampio?
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SediciAmpere
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...domanda domenicale...approfitto del thread.
Ma come si carica un condensatore?
Mi spiego, voglio provare a fare una saldatura a punto semplicemente facendo scaricare un condensatore sulla lamina di nickel toccandola con i terminali del condensatore.
Ho una manciata di elettrolitici da 6800mF, 35 V.
Come li carico? ..che tensione? che corrente? applicata come?
PS: non insultatemi
Ma come si carica un condensatore?
Mi spiego, voglio provare a fare una saldatura a punto semplicemente facendo scaricare un condensatore sulla lamina di nickel toccandola con i terminali del condensatore.
Ho una manciata di elettrolitici da 6800mF, 35 V.
Come li carico? ..che tensione? che corrente? applicata come?
PS: non insultatemi

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vince59 ha scritto:Ho una manciata di elettrolitici da 6800mF, 35 V.
6800mF? Cioè 6.8F?
Supercap a 35V non ne avevo ancora visti.
Note di moderazione:
1. Apri un thread diverso
2. Quella che salda NON è la corrente, ma la sua densità.
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PietroBaima
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Risposta da domenica piovosa e noiosa.
elettrolitici da 6800mF, 35 V. Come li carico? ..che tensione? che corrente?
6800 mF sono circa 7 farad, una bella capacità
I miei suggerimenti perfezionabili, sono:
Li puoi caricare a 24 V.
Supponi di volerli caricare con 0,5 A massimi, gli metti in serie una resistenza
di 24/0,5 = circa 50 ohm, che dissipa una potenza istantanea massima di 24 x 0,5 = 12 watt.
Puoi realizzarla con una lampadina a filamento per autocarri da 24 V 5 watt o meglio con due da auto in serie da 12 V 5W.
La costante di tempo è RxC = 50 x 7 = 350 secondi, tempo per caricarli al 68 %.
p.s. Ho letto il post di Pietro, lo condivido.
elettrolitici da 6800mF, 35 V. Come li carico? ..che tensione? che corrente?
6800 mF sono circa 7 farad, una bella capacità
I miei suggerimenti perfezionabili, sono:
Li puoi caricare a 24 V.
Supponi di volerli caricare con 0,5 A massimi, gli metti in serie una resistenza
di 24/0,5 = circa 50 ohm, che dissipa una potenza istantanea massima di 24 x 0,5 = 12 watt.
Puoi realizzarla con una lampadina a filamento per autocarri da 24 V 5 watt o meglio con due da auto in serie da 12 V 5W.
La costante di tempo è RxC = 50 x 7 = 350 secondi, tempo per caricarli al 68 %.
p.s. Ho letto il post di Pietro, lo condivido.
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