Ciao a tutti!
Volevo mostrarvi la mia idea:
Vorrebbe essere un circuito tampone per la memoria di un PIC. In questo modo, quando l'alimentatore di rete eroga corrente, il transistore pnp tiene aperto il circuito, e quindi la batteria a bottone da 3V non alimenta un ciufolo. Appena però l'alimentatore smette di erogare corrente, il circuito si chiude, e il PIC inizia ad essere alimentato dalla batteria. Il condensatore serve per evitare che in questo passaggio salti qualcosa!
Secondo voi funziona? Manca qualcosa?
Grazie a tutti! :)
Tampone per alimentazione PIC
Moderatori: g.schgor, BrunoValente, carloc, IsidoroKZ
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Facendo due conti ho visto che l'alimentazione di rete(tramite alimentatore) è stabilizzata a 3.3V, mentre le batterie al litio da 3V, anche quando appena comprate arrivano massimo a 3.2V.
A questo punto mi chiedevo, non potrei direttamente togliere il transistore e collegare semplicemente la batteria con relativo diodo? magari forse un diodo schottky sarebbe più indicato!
P.S. avevo omesso il dettaglio che il PIC in questione funziona da 2.0 a 3.6 V
A questo punto mi chiedevo, non potrei direttamente togliere il transistore e collegare semplicemente la batteria con relativo diodo? magari forse un diodo schottky sarebbe più indicato!
P.S. avevo omesso il dettaglio che il PIC in questione funziona da 2.0 a 3.6 V
Carspa, il mondo dell'elettronica!
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Si, puoi benissimo collegare la batteria alla Vdd con un diodo e basta.
Dovresti comunque monitorare la tensione di alimentazione primaria per sapere quando non c'è più e metterti in una condizione di basso consumo.
Dovresti comunque monitorare la tensione di alimentazione primaria per sapere quando non c'è più e metterti in una condizione di basso consumo.
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TardoFreak
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Il PIC lavora al minimo sempre, quindi penso non ce ne sia di bisogno! O per lo meno, diciamo che non è fondamentale :P
Il condensatore lo metto ugualmente, o non serve?
P.S. Piccola curiosità, il primo circuito che ho fatto, avrebbe funzionato?
Grazie mille per le dritte!
Il condensatore lo metto ugualmente, o non serve?
P.S. Piccola curiosità, il primo circuito che ho fatto, avrebbe funzionato?
Grazie mille per le dritte!
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Pioz ha scritto:Mi sembra che il PNP nello schema sia al rovescio.
Certo che è al rovescio !
Anche girandolo non vedo molti vantaggi:
- il diodo fa cadere 0.65-0.7V
- il transistor anche saturo farà cadere almeno 0.2 - 0.3 V
Allafine della batteria a bottone da 3V cosa arriva ?
Circa 2V !
Va bene come alimentazione ?
E se la batteria si abbassa un poco ? (batteria non più completamente carica)
Secondo me basta un diodo.
Se vuoi fare cadere poco ci vuole uno schottky (però ricordati della leakage)
Se vuoi usare qualcosa che ti faccia cadere poco:
- togli il diodo
- entri con la tensione nell'emettitore del PNP
- esci dal collettore
- polarizzi la base in modo da farlo saturare.
Hai così un diodo che fa cadere meno di 0.7V e non ha problemi di leakage.
Ciao
Giorgio
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giorgio25760
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Alla fine sto adottando la seconda idea, quella di mettere solo la batteria con un diodo, e pare funzionare!
Il circuito iniziale effettivamente aveva il transistore al contrario, ma non fa al caso mio, le cadute di tensione sono troppe.
Ho notato che il PIC tiene la memoria, ma lo LCD impazzisce, probabilmente poiché la sua memoria viene a mancare senza tensione. Risolvo tenendo a tampone anche la sua memoria, o basta un colpo di spugna(clear)?
grazie a tutti per l'aiuto :)
Il circuito iniziale effettivamente aveva il transistore al contrario, ma non fa al caso mio, le cadute di tensione sono troppe.
Ho notato che il PIC tiene la memoria, ma lo LCD impazzisce, probabilmente poiché la sua memoria viene a mancare senza tensione. Risolvo tenendo a tampone anche la sua memoria, o basta un colpo di spugna(clear)?
grazie a tutti per l'aiuto :)
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crovax ha scritto:In ogni caso c'è il diodo che con la sua caduta di tensione, la fa rientrare nel range del PIC.
almeno, credo :P
Ah ok, pensavo si stesse parlando di celle al litio ricaricabili per questo il dubbio sulla tensione.
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