Qualche anno fa mi ero proposto di trattare le linee di trasmissione dell'energia, ma non ero andato oltre l'articolo sui parametri Z ed Y dei doppi bipoli. Un commento-domanda al metodo di calcolo della caduta di tensione industriale, mi ha indotto a riprovare. Questo articolo intanto illustra il modello da utilizzare per il calcolo delle grandezze significative per una linea di trasmissione di energia elettrica.
Indice |
Struttura del sistema elettrico nazionale
L'energia elettrica è distribuita nelle nostre abitazioni, uffici o laboratori, a 400 V / 230 V (BT:bassa tensione).
Le linee che la trasportano a questo livello, arrivano dalle cabine di distribuzione, hanno lunghezze dell'ordine delle centinaia di metri e le potenze sono dell'ordine delle decine o centinaia di kW. Costituiscono la rete di distribuzione in BT.
Le linee entranti nelle cabine di distribuzione, dove avviene la trasformazione da Media, in genere 20 kV, a Bassa tensione, trasportano potenze che possono arrivare a 10 MW per lunghezze di decine di km.
Le cabine di distribuzione sono a loro volta alimentate dalle stazioni di trasformazione, dove l'alta tensione, in genere 130 kV o 220 kV, viene trasformata in media tensione. La lunghezza delle linee che in AT portano l'energia alle stazioni, e che costituiscono la rete di distribuzione primaria, può arrivare a 100 km e la potenza trasportata a 100 MW.
Esse costituiscono la rete di distribuzione secondaria.
Il grosso della produzione dell'energia avviene nelle centrali elettriche, dove gli alternatori, organizzati in gruppi di alcune unità, possono produrre potenze di uno o due GW alla tensione di 20 kV. Per trasportare tale potenza fino alle stazioni di interconnessione, da cui partono le linee AT che alimentano le stazioni di trasformazione e linee che gestiscono gli scambi con le altre reti nazionali, si usano linee ad alta tensione, in genere 220 kV o 380 kV, che possono trasmettere centinaia di MW per centinaia di km. Esse costituiscono la rete di trasporto ed interconnessione.
Il dimensionamento e la gestione di una linea consiste nel determinare tensioni e potenze che devono esserci in partenza per consegnare all'arrivo una data potenza complessa (attiva e reattiva).
Le linee di distribuzione in BT ed MT, è in genere sufficiente considerarle a costanti concentrate, tenendo conto solo della resistenza e dell'induttanza longitudinali, come si vedrà.
Per la rete di distribuzione primaria e di interconnessione, occorre invece considerare la linea a costanti distribuite: in pratica una serie di doppi bipoli del tipo mostrato in figura, in base a cui ricavare il doppio bipolo equivalente.
Matrice di trasmissione
Rappresenta il metodo più generale per lo studio di una linea di trasmissione. Riferendosi ad una fase di una rete trifase, ogni linea è sempre rappresentabile con il doppio bipolo seguente
Le relazioni tra tensioni (stellate) e correnti in partenza ed in arrivo sono esprimibili con
I quattro parametri costituiscono la matrice di trasmissione.
Dalle [1] si ricavano le definizioni seguenti:
- è un numero puro che rappresenta il rapporto tra la tensione in partenza e quella in arrivo a vuoto, cioè con l'arrivo aperto;quindi il prodotto è la tensione che il generatore deve fornire in partenza per avere la tensione a vuoto;
- è un'impedenza corrispondente al rapporto tra la tensione in partenza e la corrente all'arrivo chiuso in cortocircuito; il prodotto è la tensione che ci deve essere in partenza per mantenere la corrente in condizioni di cortocircito;
- è un'ammettenza data dal rapporto tra la corrente in partenza e la tensione in arrivo con arrivo aperto; il prodotto è la corrente che il generatore deve erogare con l'arrivo aperto;
- è un numero puro che rappresenta il rapporto tra la corrente in partenza e la corrente all'arrivo in cortocircuito; il prodotto , è la corrente che il generatore deve erogare per mantenere all'arrivo in cortocircuito la corrente .
Il funzionamento a carico risulta dunque la somma dei due funzionamenti limite: a vuoto ed in cortocircuito
Dal punto di vista dimensionale i coefficienti sono dunque diversi e la matrice cui essi danno luogo è detta, oltre che matrice di trasmissione, matrice ibrida o mista.
Il doppio bipolo che rappresenta le linee è reciproco, il che significa che le mutue ammettenze tra le due porte sono uguali (ed opposte per la differente scelta del verso della corrente in uscita ed in ingresso).
La mutua ammettenza tra le porte è il rapporto tra la corrente in una porta cortocircuitata e la tensione nell'altra; quindi
E' inoltre simmetrico simmetrico cioè le autoammettenze sono uguali (ed opposte sempre per la diversa convenzione usta in ingresso ed in uscita). Le autoammettenze sono il rapporto tra la corrente e la tensione della stessa porta quando l'altra è in cortocircuito. Quindi
Le uguaglianze imposte
determinano le relazioni
Espressioni per i parametri
Immaginando la linea come la serie di infiniti doppi bipoli di lunghezza infinitesima come quello rappresentato nella figura che segue, assumendo come origine delle ascisse l'arrivo della linea di lunghezza d, e note le costanti primarie (resistenza r, induttanza l, capacità c e conduttanza g, unitarie di esercizio ), le espressioni matematiche dei coefficienti si ricavano dalla soluzione delle equazioni differenziali che derivano dall'applicazione della legge di Ohm agli elementi del doppio dipolo elementare
Si considera il regime sinusoidale. Tensioni e correnti sono rappresentate dai rispettivi fasori il cui modulo e la cui fase dipendono dalla distanza della sezione di controllo dall'arrivo, l'ascissa x.
- Nota: per la scrittura della seconda equazione, si è trascurato il prodotto (infinitesimo di ordine superiore).
Il doppio bipolo equivalente alla linea, si ottiene integrando le due equazioni precedenti sull'intera lunghezza della linea, d. Tenendo conto delle condizioni iniziali, corrente e tensione all'arrivo, si hanno le seguenti espressioni per i coefficienti:
con
e
Ricordiamo che
Sviluppo in serie
Se si definiscono i parametri totali della linea, impedenza totale longitudinale, ammettenza trasversale totale, costante di propagazione totale,
si ha
quindi i parametri possono essere scritti con
quindi sviluppando in serie le funzioni iperboliche, con
Per le linee aeree si ha
Per linee aeree di lunghezza inferiore a 100 km si può limitare lo sviluppo in serie al solo primo termine della serie; per linee comprese tra i 100 km ed i 400 km basterebbero i primi due.
- Nota: per una conoscenza più dettagliata di tali funzioni si può consultare la pagina Funzioni iperboliche su Wikipedia.
Osservazioni su
Sono numeri complessi, quindi esprimibili con
Per le linee aeree valori di ψ sono in genere prossimi a 90°, quelli di sugli 80°. L'argomento di è intorno agli 85°, mentre quello di è di qualche grado, negativo.
Le linee in cavo si differenziano dalle aeree per la capacità di esercizio molto più elevata e la reattanza più bassa. ψ è ancora più prossimo ai 90° mentre ha valori un po' più bassi.
Linea ideale
E' priva di perdite, quindi con r = g = 0. Di conseguenza , quindi la costante di proipagazione è puramente immaginaria, l'impedenza caratteristica puramente reale.
Possiamo dunque rappresentare graficamente i due parametri in questo modo
La costante di propagazione di una linea ideale dipende solo dalla permeabilità magnetica e dalla costante dielettrica del mezzo in cui si sviluppano campo magnetico e campo elettrico.
Vale dunque per linee aeree
mentre per linee in cavo con εr = 3,5 vale
L'impedenza caratteristica dipende invece anche dalla geometria del mezzo isolante.
Le linee aeree di qualche centinaio di ohm (circa per linee AT con un conduttore per fase; circa per linee AT con conduttore a fascio)
Le linee in cavo hanno in genere valori di qualche decina di ohm () in quanto l'ammettenza è alcune decine di volte maggiore mentre la reattanza è inferiore ;
- Nota: tanto per avere un'idea di massima degli ordini di grandezza delle costanti fondamentali, cui dovrà essere dedicato un articolo specifico, riporto i valori relativi ad una linea aerea e ad una in cavo entrambe per 130 kV
Tipo | a 20°C | ||||
---|---|---|---|---|---|
aerea AL - Acciaio | 264Al + 43acc. | 0,109 | 0,406 | ||
3 cavi unipolari in rame | 400 | 0,047 | 0,235 |
La discussione di tali parametri richiede un approfondimento che non rientra precisamente nello scopo di questo articolo, però credo sia utile riassumerne le proprietà.
- è detta costante di propagazione poiché i valori di tensione e di corrente nel punto generico x variano in ampiezza in base al valore della sua parte reale, ed in fase in base al valore della sua parte immaginaria; non solo, ma la parte immaginaria è proporzionale (la costante di proporzionalità è la pulsazione ω) all'inverso della velocità di propagazione delle onde di tensione e di corrente, quindi della potenza trasmessa. Questa è la velocità dell'onda elettromagnetica, guidata dai conduttori, che si propaga nel mezzo in cui si sviluppano i campi elettrici e magnetici prodotti dalla tensione tra i conduttori e dall'intensità di corrente in essi circolante e vale con μ ed ε permeabilità e costante dielettrica del mezzo.
- è detta impedenza caratteristica in quanto se l'arrivo è chiuso su un'impedenza che ha questo valore, il rapporto tra tensione e corrente in ogni punto della linea è sempre pari a . Il funzionamento in tale condizione è detto a potenza naturale, ed ha significative caratteristiche quali, nel caso di linea priva di perdite, notevole potenza attiva trasmessa, potenza reattiva di linea nulla, assenza di attenuazione della tensione che subisce tra partenza ed arrivo unicamente una variazione di fase. E le linee reali sono ben approssimate dal funzionamento delle linee ideali.
Calcolo di tensioni e correnti
Procedimento analitico
Nota la struttura della linea trifase e la sua lunghezza d in km, quindi note le costanti fondamentali unitarie, si determinano le grandezze in Ω / km ed in S / km, quindi si calcolano , ed i parametri .
Per la precisione dei parametri calcolati sarà bene verificare che sia
Stabilita la potenza complessa in arrivo, in MW + jMvar, assumendo la tensione Ea in kV come numero reale pari a , si calcola la corrente in arrivo, che risulterà espressa in kA:
Ora si possono calcolare mediante le [1] tensione e corrente in partenza. Quindi:
:sfasamento di Ep rispetto Ea
:tensione concatenata in partenza
: caduta relativa di tensione
potenza apparente in partenza
quindi potenza attiva e reattiva in partenza
potenza attiva dissipata e reattiva impegnata dalla linea
potenza relativa persa
rendimento della trasmissione
Procedimento grafico: diagramma di Perryne-Baum
E' l'interpretazione grafica delle equazioni del doppio bipolo, quindi ricava graficamente le grandezze tensione e corrente in partenza, note quelle in arrivo e le condizioni estreme di funzionamento, a vuoto ed in cortocircuito come illustrato in precedenza (paragrafo Matrice di trasmissione)
Come in genere tutti i grafici vettoriali fornisce una visione compatta della situazione che consegue alle variazioni di carico. Permette anche valutazioni quantitative, di precisione però inferiore, ovviamente, al metodo analitico.
Per la prima delle due equazioni, fissata la tensione in arrivo, , si ricava la tensione per ogni potenza complessa in arrivo su una fase.
Scriviamo i parametri di trasmissione in questo modo
ricordando che è:
Disegnato orizzontale, fissata , si può tracciare il vettore , ricordando che la moltiplicazione per un numero complesso fa ruotare li vettore in senso antiorario dell'angolo corrispondente all'argomento, modificandone la lunghezza in base al modulo. Generalmente A è poco inferiore all'unità ed α è un paio di gradi. Moltiplicando ora per si ottiene il vettore che sommato a fornisce . Orientativamente per linee di potenza β è dell'ordine di 80 °
Osserviamo che è la composizione vettoriale delle sue componenti e ottenute moltiplicando per le componenti della corrente rispettivamente in quadratura ed in fase con la tensione . Per una fissata Ea, tali componenti sono pure proporzionali, rispettivamente, alla potenza reattiva ed attiva in arrivo. Il punto H estremo del vettore , può essere assunto come origine degli assi cartesiani Pa e Qa ed in tale sistema di riferimento il punto N, estremo di rappresenta la potenza complessa in arrivo.
Puntando il compasso in O si possono tracciare circonferenze che definiscono i punti per i quali Ep ed Ea stanno in rapporto fisso.
Fissata arbitrariamente la scala delle tensioni, ad esempio , si possono leggere nel diagramma le correnti e le potenze secondo la scala descritta nel disegno.
Per la seconda equazione, si procede in modo simile.
A partire da tensione e corrente in arrivo si ricava il vettore sommando i valori delle correnti che si hanno nelle due condizioni estreme di funzionamento, a vuoto ed in cortocircuito, quindi e . Il valore di γ argomento di è poco meno di 90° (la corrente assorbita a vuoto è dovuta principalmente alla capacità di esercizio).
L'estremo R è poi l'origine degli assi Pa e Qa, cioe dei riferimenti per la potenza in arrivo.
- Nota:Le relazioni per determinare la scala dei grafici, riportate nel primo grafico, sono derivate dal fatto che nei due grafici i segmenti HN nel primo, RS nel secondo rappresentano la stessa potenza.
Circuito equivalente a π
Il doppio bipolo può essere rappresentato dal seguente circuito equivalente
dove
- poiché
Infatti, applicando le definizioni dei parametri di trasmissione, utilizzando lo schema a π si possono determinare le espressioni di ed in funzione dei parametri di trasmissione in questo modo
Circuito equivalente a π a costanti semplificate
Se la costante di propagazione totale è piccola, sia la tangente iperbolica che il seno, si confondono con il loro argomento per cui il loro rapporto è praticamente uguale ad 1.
Quindi
e
Il circuito equivalente ha dunque come impedenza longitudinale l'impedenza totale, mentre l'ammettenza totale è suddivisa in due parti uguali, poste all'ingresso ed all'uscita del quadripolo.
Sostituendo nelle relazioni precedenti con e con si hanno per i parametri di trasmissione le espressioni semplificate
Nel caso si possa assumere i parametri diventano ed il circuito equivalente si riduce all'impedenza totale serie.
e le equazioni da considerare diventano
Sono le condizioni che si verificano in bassa e media tensione sulle quali si basa, ad esempio, la trattazione della caduta industriale della tensione esaminata nell'articolo citato in apertura.
Riepilogo
Il modello di linea basato sul calcolo esatto dei parametri della matrice di trasmissione è valido per ogni tipo di linea, quindi in base ad esso si può implementare un semplice script per un software di matematica, quale ad esempio Scilab, valido qualunque sia la linea, come vedremo nel successivo articolo
Se si eseguono i calcoli manualmente può invece essere inutilmente dispendioso utilizzarlo. I calcoli per il procedimento esatto sono piuttosto laboriosi come si vedrà. I parametri possono allora essere approssimati senza pregiudicare la validità dei risultati finali. Il fattore discriminante per decidere l'approssimazione è la lunghezza delle linee, che si possono suddividere in corte, medie e lunghe.
Grossomodo si possono considerare corte le linee aeree inferiori ad alcune decine di km, fino ad ottanta, più o meno; medie quelle di qualche centinaio di km, sui trecento chilometri grossomodo; lunghe le altre.
Nelle linee corte si possono anche trascurare suscettanza e conduttanza e considerare solo resistenza ed induttanza, quindi la sola impedenza longitudinale , specie nel caso in cui la tensione non sia molto elevata e la corrente capacitiva di esercizio trascurabile. E' quel che si fa comunemente in bassa ed in media tensione, sia per linee aeree che in cavo.
Per tali linee dunque i parametri sono .
Per linee lunghe, occorre adottare il modello con il calcolo esatto dei parametri della matrice di trasmissione.
Per le linee intermedie è in genere sufficiente adottare il modello a parametri semplificati
Per le linee in cavo i limiti sono inferiori a quelli delle linee aeree, per la capacità di esercizio molto maggiore. E' bene usare in tal caso sempre il modello della matrice di trasmissione e confrontare eventualmente i risultati con il modello semplificato per decidere se quest'ultimo si può adottare.
In generale i costruttori di cavi forniscono il valore della capacità di esercizio in μF / km e dell'induttanza in mH / km come si può constatare dei fogli tecnici elencati nei riferimenti, anche se, a dire il vero, non c'è una buona uniformità tra i vari costruttori
Le considerazioni sulle approssimazioni possibili sono anche utili per acquisire una padronanza maggiore nella conoscenza delle linee, ma resta il fatto che con la potenza elaborativa ormai a disposizione la soluzione finale è quella di utilizzare un software basato sul procedimento analitico esatto.
Bibliografia
- Sulle costanti fondamentali delle linee
- HIGH VOLTAGE XLPE CABLE SYSTEMS Technical User Guide - Brugg Cables
- NKT-cables
- Funzioni iperboliche
- Il sistema Elettrico
ELECTRIC MACHINERY and POWER SISTEM FUNDAMENTALS, Stephen J. Chapman, Mc Graw Hill, 2002
COMPLEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI- Lorenzo Fellin, DIADE, Padova 2005
TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA VOL II, N. Faletti - P. Chizzolini, Patron Editore , Bologna 2005
Lezioni di TRASMISSIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA -Antonio Paolucci, CLEUP EDITORE, Padova 1998